Hai mai pensato di fare un viaggio senza organizzarlo? Può sembrare una cosa un po’ folle ma vivrai un’esperienza indimenticabile
Ti piace viaggiare? Di certo non sei il solo! Oggi si viaggia soprattutto per staccare un po’ la spina e per sfuggire qualche giorno dal caos quotidiano. Nell’antichità, invece, le persone viaggiavano soprattutto mosse dalla necessità di trasportare merci. Anche nel periodo classico, sia romani che greci, viaggiavano per regioni lontane per scambiare beni, ma anche idee e culture.
Durante l’Età delle esplorazione, l’idea del viaggio si fece più ambiziosa e personaggi come Cristoforo Colombo, Ferdinando Magellano e Vasco da Gama intrapresero dei viaggi che sono rimasti nella storia. Grazie alla Rivoluzione Industriale del XIX secolo, cambieranno anche le modalità di trasporto.
Ci furono reti ferroviarie e il diffuso uso di navi a vapore che resero i viaggi più rapidi ed efficienti. Questo contribuì ad ampliare gli scambi commerciali e diede una maggiore possibilità di spostarsi da posto all’altro velocemente. E oggi c’è una nuova tendenza che riguarda i viaggi.
Viaggiare in maniera spontanea: viaggiare senza sapere dove
Di solito, quando dobbiamo fare un viaggio, la prima cosa che facciamo è organizzarlo. Sappiamo da dove partire, dove arrivare, quali sono i vari orari e quali strutture o attrazioni andremo a visitare. Ultimamente, però, si sta riscontrando una nuova tendenza: quella dello “Spontaneity Travel”, letteralmente viaggiare spontaneamente. Questa tendenza si basa sull’idea di abbandonare un itinerario prestabilito e lasciarsi guidare dall’istinto, dalla curiosità e anche un po’ dal caso.
In base ad una ricerca condotta nel settore viaggi, quasi 1 italiano su 5 arriva in aeroporto senza biglietto e decide in quel momento dove andare. Come mai questo nuovo modo di viaggiare sta avendo tanto successo? Uno degli aspetti principali è la scarica di adrenalina che accompagna l’idea di non sapere dove andare. Ignorare completamente la meta fino ad un attimo prima di sceglierla, ci permette di sperimentare il brivido dell’imprevisto.
Questo modo di viaggiare è anche supportato dalla nascita di nuove app e piattaforme che permettono di prenotare alloggi, trasporti ed attività last minute, consentendo un approccio rapido allo Spontaneity Travel. Quando ci si trova in un aeroporto e non si sa dove andare, magari ci si lascia ispirare da un nome a caso, una città che nemmeno si conosce.
In questo modo, ci si ritrova catapultati in una nuova realtà e in una nuova cultura, si sperimentano esperienze che magari non si sarebbero mai programmate e si torna a casa più ricchi che mai, culturalmente parlando. Dunque, perché non provare a lasciar perdere calendari e guide almeno per una volta?
