Ode alla malinconia: quando la positività tossica diventa una malattia

Essere positivi non è sempre un bene, perché può diventare una malattia. Ecco in che modo lo diventa nello specifico

La positività tossica è il termine con cui si definisce un atteggiamento troppo positivo che rende impossibile riconoscere le emozioni che stiamo vivendo e porta a ignorare le emozioni contrastanti. Alcuni parti della nostra vita iniziano a non funzionare, rendendoci molto più vulnerabili. Ma come agisce nello specifico la positività tossica?

Essere positivi è una malattia
Positività tossica: quando si manifesta? – Pontilenews.it

Questa condizione porta le persone a vivere in uno stato di negazione della realtà, costringendole a reprimere le vere emozioni. Ci si sente sbagliati perché si prova rabbia, convinti che sia una cosa sbagliata. La positività tossica inizia ad agire come un istinto di sopravvivenza, che alle volte diventa problematico. Il cervello umano cambia il modo con cui elabora le emozioni, diventando dannoso per la salute mentale dell’individuo.

Positività tossica, perché è così pericolosa secondo gli esperti

Difatti la positività tossica non permette alla persona di sfogarsi. Ciò significa che è costretta a reprimere le proprie emozioni, accumulando stress e ansia con il tempo. Essere ascoltati dagli altri è uno dei metodi più sani per combattere la depressione e il nervosismo. L’isolamento emotivo alimenta queste condizioni mentali, che portano la persona a peggiorare molto velocemente. Esprimere i propri sentimenti è molto importante per vivere in pace.

Essere positivi è una malattia
Attento alla positività tossica: è insidiosa – Pontilenews.it

Per uscire da questa situazione bisogna comprendere che ogni emozione ha un valore chiave. I sentimenti devono essere riconosciuti ed espressi di volta in volta. Non si può essere sempre felici, allegri, arrabbiati o malinconici. La frustrazione e la tristezza, seppur sembri strano, possono aiutarci di supporto in alcuni casi.

I sentimenti che vengono a galla nelle situazioni giuste sono i migliori. Se un nostro amico o familiare ha un problema del genere, non è mai la soluzione migliore dire “pensa positivo”. Ciò che bisogna fare è comprendere i suoi problemi, cercando di essere presenti nei momenti difficili.

Non esiste un modo giusto per correggere una situazione difficile, però il supporto emotivo fa sempre bene. Agire al meglio delle proprie possibilità è un atto compassionevole, notevole per una persona che sta male (a livello emotivo).ù

A voi è mai capitato che qualcuno vi dicesse di pensare positivo, anche se non era la frase che volevate sentirvi dire. L’importante è sempre portare a galle i veri sentimenti che si hanno dentro il cuore senza mai nasconderli, altrimenti si rischia di implodere. 

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