Chi ha detto che la birra sia una bevanda di qualità inferiore? Alcune bottiglie possono costare una fortuna per chi vuol bere bene.
Anche la birra ha le sue versioni di lusso. Una bevanda normalmente ritenuta inferiore al vino, meno pregiata, può riservare delle sorprese non da poco. Gli intenditori sanno bene che una bottiglia di birra di altissima qualità può costare un piccola fortuna.
Sin dai tempi antichi la birra è stata considerata una bevanda di caratura inferiore tra gli alcoolici. Ancora oggi qualcuno la definisce l’alternativa a buon mercato per coloro che non sanno apprezzare il gusto del buon vino. In realtà si tratta di due bevande molto differenti e se in condizioni normali le persone comprano birre del supermercato in bottiglie da 3 o 4 euro l’una, non significa che non ci sia di meglio in giro.
Gli intenditori di birra sanno bene che alcuni birrifici fanno un lavoro estremamente attento, producendo birre di qualità talmente elevata da costare una fortuna. Un esempio perfetto di questa ricercatezza nel campo della birra è la Tutankhamun Ale. Nata dalla collaborazione di alcuni birrifici scozzesi e di Newcastle, Inghilterra, questa è la riproposizione dei giorni nostri di una birra risalente all’antico Egitto,
La ricetta è stata scoperta da un team di archeologi dell’Università di Cambridge durante gli studi sul Tempio del Sole. Questa birra di 6 gradi viene venduta a 70,76 euro a bottiglia. Altro esempio è quello della Brewdog’s Sink the Bismarck, la birra prodotta dalla tedesca Schorschbrau in un contest per la creazione della birra più alcolica al mondo. La gradazione alcolica è del 41% in più e una bottiglia costa 115,90 euro.
Le birre più costose al mondo: la classifica
Scalando la classifica delle birre più costose al mondo troviamo la Utopias, del birrificio americano Samuel Adams. Questa birra viene rilasciata sul mercato ogni 2 anni come edizione speciale e costa 187,15 euro a bottiglia. Più su troviamo la Schorschbock 57, prodotto dalla Schorschbrau. Questa è una delle birre più alcoliche al mondo con il suo 57% di gradazione alcoolica e un prezzo di 259,45 euro a bottiglia.
Al sesto posto troviamo la Carlsberg Jacobsen Vintage, una birra al vino d’orzo prodotta dalla danese Carlsberg proprio per sfidare il mercato del vino di lusso. Costa 377,38 euro a bottiglia. Ancora sopra troviamo la Millenium Geuze 1998, nata dalla collaborazione tra De Cam e 3 Fonteinen per l’inizio del nuovo millennio. Ne esistono solo 8.000 esemplari per un prezzo di 581,17 euro a bottiglia.
Medaglia di legno per la The End of History, birra che ha continua il tradizionale contest per la birra più alcoolica con il suo 55% di grado alcoolico. Prodotta dalla scozzese Brewdog, è passata alla storia per il cattivo gusto del suo confezionamento, all’interno di scoiattoli ed ermellini imbalsamati. Ne hanno prodotte solo 12 ad un costo di 721,74 euro a bottiglia.
Nel 1998 è stata prodotta la birra Loerik della francese Cantillion. Prodotta con un complesso sistema di fermentazione che non ne permettono la produzione se non una volta ogni 20 anni, una sola bottiglia costa 1.624,63 euro, ma una è stata venduta all’asta per 2437,89 euro. Al secondo posto c’è la birra Antartic Nail Ail, una birra fatta partendo da ghiaccio dell’Antartide fatto sciogliere in Tanzania e poi lavorato in Australia.
Il ricavato della vendita delle 30 bottiglie prodotte ad un prezzo di 1.712,37 euro l’una è stato devoluto in beneficenza. La birra più costosa del mondo, tuttavia, è la Allsopp Artic Ale, bottiglia di birra appartenuta alla spedizione artica di Sir George Nares del 1875, e quindi vecchia di oltre 140 anni. Quando la bottiglia è stata venduta all’asta per la spaventosa cifra di 474.840,90 euro ed era ancora sigillata.
