Secondo gli scienziati la vera stagione degli amori è l’autunno. C’è un motivo per cui è più facile fare conquiste col freddo.
Se malgrado i primi freddi di stagione, l’autunno vi si scalda il cuore, bene, c’è un perché. L’autunno, infatti, è la vera stagione degli amori. Se l’estate fa rima con divertimento, l’autunno si è guadagnato un suo posto di spicco nel panorama amoroso. E non è casuale, dicono gli scienziati.
A freddo, non a caldo, si conquista meglio? A quanto pare sì. Non tutte le stagioni sono ugualmente propizie per le conquiste amorose. Infatti il livello di testosterone, l’ormone del desiderio, non è sempre lo stesso. Diversi studi (in Norvegia nel 2002 e in Germania nel 2009, in particolare) hanno preso in esame il livello di testosterone presente in uomini e donne a seconda dei diversi periodi dell’anno.
E, indovinate, hanno scoperto che il testosterone è più presente nel corpo proprio nei mesi autunnali. L’ipotesi dei ricercatori è che il picco autunnale dipenda da una sorta di “reminiscenza animale”: una sorta di stagione degli amori trasposta negli esseri umani. Insomma, il foliage autunnale sembra in grado di far scoccare la scintilla dell’amore.
Autunno, perché è più facile conquistare qualcuno in questo periodo
È ben noto agli psicologi, soprattutto a quelli clinici, che il mutare del tempo e delle stagioni influisce su di noi a livello psicofisiologico. Infatti la variazione temporale della luce diurna produce effetti a livello ormonale ma anche sul piano dei neurotrasmettitori. Aveva dunque ragione Nietzsche quando scriveva che «l’autunno non è una stagione, è uno stato d’animo»? Di sicuro non ci è andato troppo lontano.
Non è un mistero: l’estate è il tempo degli innamoramenti fugaci, intensi, travolgenti e gradevoli, simili alle bollicine dello champagne. Brividini del cuore senza futuro, che durano pochi attimi prima di svanire. L’autunno invece sembra meno propenso a favorire queste bolle adolescenziali.
Meno favole e più concretezza: spazio ad amori più rassicuranti e, ammettiamolo, anche più di spessore. Amori più “adulti” e corposi. Magari meno romantici e fiabeschi, senza troppi fuochi d’artificio. Ma in fondo anche più autentici, concreti e reali, che non terminano con la fine delle vacanze.
È sempre la scienza a dire qualcosa sull’argomento Una ricerca apparsa nel 2008 sulla rivista francese Perception ha rilevato che gli uomini sono più attenti alle donne durante le stagioni fredde. D’estate, secondo i ricercatori, c’è “più carne al fuoco” (gli abiti, si sa, si fanno più corti lasciando più spazio alla pelle nuda).
Di conseguenza gli uomini, ripagati dallo sforzo minore per incontrare qualche partner, paradossalmente presterebbero meno attenzione alle grazie femminili. In autunno invece, con abbigliamento e vestiti che virano su una maggiore copertura (che corrisponde a una minore accessibilità), la mente degli uomini sarebbe più sollecitata verso la conquista.
D’autunno, come hanno scoperto nel 2012 i ricercatori dell’University of Science and Technology di Hong Kong, siamo anche più propensi a guardare commedie romantiche. Anche in questo caso c’entra il nostro corpo, in particolare un incrocio neurale tra sensazioni fisiche e psicologiche. La nostra testa ci dice che abbiamo freddo, spingendoci a ricercare calore. E cosa c’è di più caloroso di una commedia romantica?
Anche Facebook ha notato che l’autunno è la vera stagione degli amori. È quanto risulta da un’analisi dei cambiamenti di stato dei suoi iscritti. Il periodo in cui gli utenti di Facebook cambiano di più lo status, passando da “single” a “fidanzato” è proprio l’autunno. Contrariamente a quanto abbiamo sempre creduto, quindi, gli amori sbocciano meglio col freddo autunnale, non con i tepori primaverili o i caldi estivi.
