Finalmente il weekend, ma sto sempre male: il motivo potrebbe nascondersi vicino a te

Passiamo giorni interi a desiderare il fine settimana e poi quando arriva, ci troviamo attanagliati da sensazioni di malessere: ecco perché

Una serie di sensazioni che sicuramente non ci rendono felici, soprattutto perché nel momento in cui abbiamo la possibilità di riposarci, ed avere delle ore libere per rilassarsi un po’, avere delle sensazioni sgradevoli a livello fisico può rovinarci il fine settimana.

Malanni nel weekend? Sono quasi normali
Stare male durante il tempo libero è più frequente di quanto immaginiamo – PontileNews.it

Questo fenomeno è stato oggetto di uno studio, pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology, condotto dalla dottoressa Marissa Sharif, docente di marketing alla Wharton School della University of Pennsylvania. Secondo questa ricerca, le ore libere che abbiamo a disposizione ci danno una sensazione di benessere solamente nei primi momenti, mentre a lungo andare lasciano spazio a una condizione di fastidio e senso di colpa.

Sempre secondo questo studio, questo fenomeno è purtroppo parte integrante della nostra attuale cultura, che prevede molto tempo libero a scapito della produttività, grazie (o forse a causa) della velocizzazione dei processi produttivi ad opera della tecnologia e nell’epoca degli smartphone. Un insieme di processi che porta alla sensazione di senso di colpa nel momento in cui ci “fermiamo” e smettiamo di produrre.

Controcultura e retaggi del passato inficiano il benessere nel tempo libero

Il vero problema rispetto al malessere che si prova durante il tempo libero proviene dai retaggi del passato: la cultura e la famiglia ci insegnano infatti una specie di culto della produttività secondo il quale avere del tempo libero è quasi come una colpa, mentre la produttività sopra ogni cosa diventa una sorta di “vetrina” grazie alla quale ricevere l’approvazione altrui.

Mal di testa del weekend
Il “mal di testa del weekend”, un fenomeno quasi normale – PontileNews.it

Altresì, è stato studiato che, anche in base a questo tipo di retaggio, sono solo le prime due ore di relax a provocare una sensazione di benessere crescente, che va poi a scemare nelle ore successive per poi svanire del tutto quando le ore sono diventate 5. Quindi, praticamente, avere una mezza giornata di relax ed inattività alla fine si rivela controproducente sull’umore.

Tra i problemi legati alla cattiva interpretazione del tempo libero, c’è anche una questione che riguarda la sua valorizzazione. In sostanza, poiché il tempo libero è aumentato, grazie alla tecnologia che ha ridotto le tempistiche della produzione, sarebbe bene trovare il modo di valorizzarlo. Ma poiché è così tanto, si dà quasi per scontato ed è dunque difficile viverlo con serenità, anche considerato il fatto che l’attività è un fattore insito nell’essere umano.

Impostazioni privacy