La tendenza che spopola in questi mesi sulle applicazioni di incontri e dating è qualcosa che va contro i canoni cui siamo abituati
I social ormai servono a tutto. A lavorare, a giocare, a espletare servizi. Ma, ovviamente, servono anche a instaurare e intrattenere rapporti sentimentali. Una tendenza in continuo aumento, che per qualcuno è un vero e proprio dramma. In particolare, negli ultimi mesi, sta letteralmente spopolando questo nuovo meccanismo.
Per qualcuno si tratta di un meccanismo perverso, che a volte può portare a conseguenze molto gravi. Avete mai sentito parlare del catfishing? Si tratta di un fenomeno molto più ampio e pericoloso di quello che si possa immaginare, che colpisce sempre soggetti più deboli, più fragili, persone che dovrebbero essere maggiormente tutelate.
Si tratta di un tipo di attività ingannevole sui social network che prevede la creazione e l’utilizzo di un account con falsa identità da parte di una persona, allo scopo di raggirare altri utenti con il nome usato falsamente. Come sappiamo, anche recentemente in Italia, ha portato a gravi conseguenze.
Dal 2012 il termine è divenuto popolare grazie al programma televisivo che va in onda su MTV chiamato “Catfish: false identità” che tratta proprio di questa pratica, attraverso le esperienze di persone che intrattengono relazioni virtuali sui social media senza mai aver visto in modo fisico il proprio partner.
La nuova frontiera del dating online
Proliferano le app che permettono di conoscere ed eventualmente incontrare sconosciuti. E’ il nuovo modo, dei più giovani, ma non solo, per avere relazioni sessuali e sentimentali. Si tratta di mondi che sono spesso ricettacolo di esperienze clandestine. E talvolta, appunto, del fenomeno del catfishing.
Ebbene, quest’app intende combattere così la pratica che vi abbiamo appena descritto. L’app si chiama “Thursday”, esattamente come il giorno della settimana. Propone un’esperienza diversa, essendo accessibile per solo un giorno alla settimana. Alla mezzanotte, si può matchare (termine che indica l’attrazione e l’interesse reciproco) per le successive 24 ore.
Se due persone si trovano possono poi chattare e creare match per le successive 24 ore, poi l’app si blocca fino alla settimana successiva. Così, quindi, si eviterebbero quelle relazioni mordi e fuggi. Ma, soprattutto, si potrebbe contrastare il proliferare dei profili falsi, che quasi sempre nascondono qualcosa di torbido.
E la tendenza che spopola in questi mesi, anche su quest’ultimo social network, è il “reverse catfishing”. Nell’epoca in cui tutti vogliono apparire migliori di ciò che sono (almeno sui social) si tende adesso a fare il contrario. Apparire, cioè, peggiori rispetto alla realtà. In modo tale che solo chi riesce ad andare oltre le apparenze possa essere interessato.E così, allora, vi capiterà sempre più spesso di vedere foto profilo con smorfie o, semplicemente, con immagini rubate e tratte dalla vita vera. E non scatti in posa, magari ritoccati con mille filtri.
Certo, anche in questo caso, scegliere la foto dove ci si vede più brutti non è comunque un atto propriamente autentico. Ma se può essere il primo passo verso un ritorno alla genuinità, almeno nei rapporti umani, allora, ben venga!
