Roberto Baggio: quando due leggende si incontrano | Un momento così resterà per sempre

Sempre molto schivo e restio a mostrarsi sui social. Questo scatto, quindi, rappresenta a tutti gli effetti un documento unico

Andrebbe messo alla voce dell’enciclopedia “Il Calcio”. Roberto Baggio è uno dei più grandi campioni della storia del calcio. Non solo italiano, ma mondiale. Probabilmente paragonabile ai più grandi di sempre. Il suo carattere schivo lo ha sempre fatto rimanere ai margini delle cronache extracalcistiche.

Roberto Baggio
Il sorriso inconfondibile di Roberto Baggio (Instagram)

Nato a Caldogno il 18 febbraio del 1967, ha giocato per Vicenza, Fiorentina, Juventus, Milan, Bologna e Brescia, dove ha terminato la sua grande carriera nel 2004. Talento cristallino, da numero 10 dell’Olimpo del calcio. La sua esplosione nella Fiorentina, ma, soprattutto, ai Mondiali di Italia ’90, dove fece sognare il Paese con le “Notti magiche”, che, però, finirono con terzo posto. La più lunga permanenza, nella Juventus. Ma una seconda giovinezza vissuta nel Brescia insieme al grande Carletto Mazzone.

Uno dei pochi calciatori italiani a vincere il “Pallone d’oro”, anche grazie allo straordinario mondiale di USA ’94, dove trascinò praticamente da solo l’Italia in finale contro il Brasile. La sua carriera, però, è anche legata al rigore calciato alto e sbagliato nella sequenza che decretò la vittoria del Mondiale da parte dei verdeoro. La sua immagine sconsolata sul bollente prato di Pasadena è storia del calcio.

Da quella grande delusione, però, seppe riprendersi. Con la calma di sempre. Di religione buddista e antidivo, Baggio da sempre nutre una passione sfrenata per la caccia. Dopo la fine della sua carriera, non ha intrapreso alcuna carriera, né da allenatore, né da dirigente, né da commentatore sportivo. Si è rifugiato nella sua terra, con i suoi affetti e le sue passioni.

L’incontro con un altro grande campione

Insomma, un antidivo, sebbene sia stato uno dei calciatori italiani più forti della storia. E’ raro vedere Roberto Baggio fuori dal proprio cantuccio. Ed è raro che possa mostrare qualcosa sui social. Per questo questa foto che abbiamo scovato su Instagram è a tutti gli effetti un documento molto importante.

Il “Divin Codino” sorridente, abbracciato a un altro grande campione del passato: il portoghese Luis Figo. Oggi 50enne, è considerato tra i migliori calciatori portoghesi di sempre e una delle più grandi ali della storia del calcio. Cresciuto nello Sporting Lisbona, debutta in prima squadra nel 1989 vincendo una Coppa del Portogallo. Dal 1995 al 2000 gioca per il Barcellona dove conquista una Supercoppa di Spagna, due Coppe del Re, due campionati spagnoli, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa UEFA. Nell’estate del 2000 si trasferisce ai rivali del Real Madrid. Il suo trasferimento avviene per una cifra pazzesca per l’epoca: ben 140 miliardi di vecchie lire. Anche con i blancos, Figo incanta. In cinque campionati a Madrid vince due campionati spagnoli, due Supercoppe spagnole, una UEFA Champions League, una Supercoppa UEFA e una Coppa Intercontinentale. Dal 2005 al 2009 milita nell’Inter conquistando tre Supercoppe Italiane, una Coppa Italia e quattro campionati italiani. Si ritira proprio nel 2009.

Roberto Baggio e Luis Figo (Instagram) 6.12.2022 pontilenews
Roberto Baggio e Luis Figo (Instagram)

Con la nazionale portoghese ha partecipato a tre campionati europei (1996, 2000 e 2004) e due campionati mondiali (2002 e 2006), collezionando 127 presenze e 32 reti. A livello individuale ha vinto il Pallone d’oro nel 2000 e del FIFA World Player of the Year nel 2001. E, infatti, la didascalia alla foto reca racconta proprio di quest’ultimo titolo, che Roberto Baggio aveva vinto nel 1993. Due leggende a confronto. Quanti ricordi…

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