Sesso: tradire diventa reato | Sanzioni terribili, anche il carcere

La fedeltà è un’impresa che per alcuni si rivela molto difficile. Le ragioni sono molte, ma lo sono anche i pericoli. Le ultime notizie sono davvero terribili. Potrà mai funzionare?

La fedeltà, quasi tutti se la sono promessa eternamente. Ma quanti riescono a tenere fede al loro impegno solenne, e perché si tradisce?

Adulterio
L’adulterio torna a essere reato: Servirà? | Foto Instagram @jane_austen_92

Non è una questione di decadenza dei costumi, o di tentazioni indotte dai tempi moderni, con le loro mille opportunità. Da che mondo è mondo, uomini e donne promettono cose che solo raramente mantengono. Ci sono tradimenti piccoli, che nessuno conoscerà mai. Ma ci sono anche grandi tradimenti, sui quali si sono fondate civiltà, compresa la nostra.

I grandi tradimenti della nostra storia

La Bibbia, per esempio, non si limita a condannare l’adulterio, ma lo racconta ampiamente. E non sempre in termini così negativi. Basti pensare alla storia di Davide e Betsabea, un capriccio regale e una tentazione femminile per il bellissimo e giovanissimo sovrano, che si trasformano addirittura in assassinio. Una storia degna di una pellicola noir, ma in questo caso a lietissimo fine. La coppia di fedifraghi mette su famiglia, e che famiglia. La famiglia reale da cui nasce la Casa di David e tutta la nostra storia. Con tanti saluti a Uria l’Hittita, mandato a morte in una missione militare suicida.

Davide e Betsabea
Davide e Betsabea: Ernst Fuchs-Arte grafica, Fine XX secoli | Instagram @rx.design_immagini

Su altri celebri tradimenti si fondano nazioni e persino religioni, come il cristianesimo anglicano. Anche in questo caso, un sovrano capriccioso e una donna finiscono per mandare a morte la regina ormai in disuso, e con essa il Papa, che si rifiuta di accettare il divorzio di Enrico VIII e il suo nuovo matrimonio.

Perché si tradisce?

C’è chi dice che la monogamia sia una costruzione sociale che risponde poco alle pulsioni dell’uomo. Che sia vero o no, da che mondo è mondo, la impenetrabilità del matrimonio (ma se è per questo pure del fidanzamento) sono stati messi a dura prova dalla natura umana. E non solo da quella maschile. Per qualcuno si tratta di spirito sportivo, collezionistico, di un’ansia vitale che non si può fermare di fronte alla scelta unica e definitiva di un compagno per la vita. 

L’ amore plurale

Per altri si tratta di un amore diffuso e ad ampio spettro per il genere umano, e in particolare per l’altro sesso, Una passione vera e sincera, inarrestabile e incontenibile per i pregi (ma in fondo anche per i difetti) di ogni creatura dell’altro sesso, che deve essere ‘perseguita non solo platonicamente, ma portata alle estreme conseguenze, con un amore autentico, ma certamente non eterno e tantomeno esclusivo. Un tipo di approccio all’amore e al sesso che Francois Truffaut ha raccontato magistralmente in una pellicola in cui tutti gli amanti bulimici di questo tipo possono rispecchiarsi: “L’uomo che amava le donne”.

L'uomo che amava le donne
L’uomo che amava le donne: un film di Francois Truffaut | Wikipedia

Altri, nella molteplicità dei loro rapporti, cercano la conferma del loro fascino, della loro gioventù, del loro essere re e regine desiderati e desiderabili. Una necessità che secondo gli psicologi è tanto più forte quanto più fragile è la certezza di esserlo per davvero. Ogni conquista, ogni tacca sul calcio del fucile, non potrà mai essere quella definitiva. Finito l’effetto rigenerante del successo, l’ansia torna. E la caccia riparte. Finché il fallimento dell’impresa, la prova di non essere più competitivi, come per i predatori della savana, porterà con sé un annuncio definitivo. Nuovi re sono saliti sulla collina, e per i vecchi non resta che il ritiro, lontano dagli occhi. E la morte.

La vendetta

C’è poi chi tradisce per rivalsa, per vendetta. Un mio carissimo amico, ad esempio, sostiene che la sua propensione inesauribile alla conquista di nuove partner femminili, sia dovuta all’avarizia di attenzioni, se non alla vera e propria cattiveria, delle donne che gli hanno negato tutto, nella delicata fase della sua crescita adolescenziale. Da lì nasce uno squilibrio, una specie di fame atavica, che decenni di abbondanti libagioni non sono ancora riusciti a placare. Sarà sicuramente così.

I pericoli del tradimento 

Se l’infedeltà e il tradimento sono questioni antiche, altrettanto lo sono i rischi che i fedifraghi si trovano ad affrontare. Vero è che, nei grandi casi classici che abbiamo citato, ad avere la peggio sono stati certamente i partner traditi. Oltre alla moglie, al marito e alla propria fiducia, hanno perso pure la vita: sul campo di battaglia o per mezzo di un diligente mozzateste.

Anna Bolena
Anna Bolena: l’opera di Gaetano Donizetti | Instagram @wienerstaatsoper

In casi più normali però, tradire si rivela certamente più pericoloso per chi lo fa. Una situazione ben nota, e anche in questo caso raccontata da innumerevoli opere teatrali e cinematografiche, commedie rosa e degli equivoci, fitte di amanti che si calano dalla grondaia o vengono nascosti negli armadi per fuggire l’ira della legittima controparte. E non si tratta solo di rischi, per così dire, sociali. La Bibbia, oltre a raccontare adulteri a lieto fine, stabilisce pene draconiane per questa violazione dell’ordine matrimoniale. 

Il famigerato articolo 559 del codice penale

Fino a pochi anni fa, anche per il codice penale italiano, l’adulterio era un vero e proprio reato. O meglio, lo era per la donna. Il famigerato articolo 559 del codice penale colpiva infatti la moglie che si “macchiava” di adulterio, rendendola passibile di reclusione fino a due anni. Il reato poteva essere accertato e punito su querela del marito tradito. Cornuto lui, ma mazziata lei. Un vero e proprio scandalo maschilista che oggi fortunatamente è assolutamente inimmaginabile, ma che la Corte Costituzionale italiana ha abolito soltanto nel 1968

Torna il carcere per adulterio

Mentre nel mondo occidentale la secolarizzazione e l’avanzamento dei diritti civili ha relegato nel passato l’idea di punire in tribunale le questioni d’amore e di letto, non tutto il mondo procede nella stessa direzione (e a volte viene il dubbio che il senso di marcia non sia così scontato neppure dalle nostre parti).

Non occorre andare in Afghanistan o in Arabia Saudita. Quantomeno non solo. Anche altri paesi che avevano abbandonato la legge religiosa, abbracciando una legislazione più ispirata al diritto occidentale e ai principi di “habeas corpus”, oggi spesso fanno ampi passi indietro.

Un caso è quello dell’Indonesia. Secondo la BBC, già la settimana prossima, il Parlamento approverà una “riforma” che riporta l’adulterio nel campo dei reati punibili con la reclusione. In questo caso fino ad un anno (uno sconto sostanziale rispetto ai due che prevedeva la legge italiana fino a poco tempo fa).

La legge indonesiana, pur severissima, nasce per garantire la parità dei sessi. Sia uomini che donne, sia indonesiani che stranieri, potranno essere puniti. Occhio dunque a quello che combinate da quelle parti. In più, a differenza del nostro articolo 559, che lasciava solo al marito la facoltà di denunciare il misfatto, la legge indonesiana permetterà ad una varietà di soggetti di fare la “spia” con le autorità. Non solo la controparte matrimoniale ma anche i genitori dello sposo e della sposa potranno denunciare mariti e mogli infedeli, avviandoli al carcere.

Carcere
Carcere per adulterio: il caso indonesiano | Pontilenews.it

Per non lasciare la cose a metà, il parlamento indonesiano ha previsto anche di colpire gli imprudenti frettolosi che fanno sesso o peggio addirittura convivono prima delle nozze ufficiali. In questo caso però potranno godere di uno “sconto”: la pena prevista sarà al massimo di sei mesi.

Riuscirà questo giro di vite a fermare infine la spirale dell’infedeltà matrimoniale? Potranno i giudici indonesiani registrare un successo dove hanno fallito mariti e mogli infuriati, lanci di piatti, minacce di divorzio, spese legali e di mantenimento e perfino lapidazioni e decapitazioni?

La storia dell’uomo non induce all’ottimismo. Ottimismo, s’intende, dal punto di vista del legislatore indonesiano.

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