Il patron di Tesla continua a far discutere. Al momento, il futuro di Elon Musk è a dir poco incerto dopo la sua ultima sconfitta.
L’imprenditore sudafricano continua a far parlare di sé. CEO di Tesla e della compagnia aerospaziale SpaceX, in questi mesi ha provato ad espandere il suo regno puntando a Twitter.
Purtroppo le sue mosse hanno fatto molto discutere e, ora, si ritrova a dover affrontare una pesante sconfitta. Si tratta di una dura batosta per Elon Musk che, al momento, non ha idea di cosa gli riserverà il futuro.
L’acquisto di Twitter
Musk ha mosso i primi passi nel campo nell’imprenditoria nel 1995. Dopo aver abbandonato l’università per dedicarsi alla sua carriera, ha fondato l’azienda Zip2, destinata a trasformarsi nel noto servizio di pagamento PayPal.
Da allora, i successi per l’imprenditore si sono susseguiti. Prima con il lancio di SpaceX, poi con l’ingresso in Tesla. Negli anni ha fondato diverse aziende, impegnate in particolare nei settori delle energie rinnovabili, internet ed esplorazioni spaziali.
L’imprenditore punta a spingersi sempre oltre e tagliare traguardi nuovi. In questi ultimi tempi le sue attenzioni si sono concentrate su Twitter, del quale è diventato il maggior azionista lo scorso aprile.
A distanza di qualche giorno ha espresso la sua volontà di acquistare il social. La transizione è stata alquanto complicata. Inizialmente, Musk si era tirato indietro accusando Twitter di aver tenuto nascosto l’alto numero di account fasulli presenti nella piattaforma.
Ad ottobre ha fatto dietro front ed ha portato a termine il contratto. A partire da quel momento, l’imprenditore è finito al centro delle polemiche per via delle sue particolari “politiche” di gestione del social.
Musk ha licenziato gran parte del personale, compresi i manager che ricoprivano le posizioni più importanti. Il CEO, inoltre, ha apportato modifiche alla moderazione dei contenuti ed ha riattivato alcuni account bannati (tra cui quello di Trump, accusato di incitamento alla violenza).
L’imprenditore, intenzionato a diventare il portavoce della libertà di parola, ha anche lanciato una sorta di servizio di abbonamento per ottenere la “spunta blu” di Twitter, che in molti hanno usato per creare account ufficiali fasulli.
Il sondaggio lanciato da Musk
Negli scorsi giorni Musk ha deciso di rivolgersi ai suoi followers con un sondaggio: “Dovrei dimettermi da capo di Twitter?” ha domandato. In base ai risultati il 57,5% dei suoi seguaci è convinto che dovrebbe rinunciare al ruolo.
La risposta, probabilmente, non era quella sperata. Il CEO ha perso il suo stesso sondaggio e, come affermato da lui stesso, dovrà fare ciò che desidera il popolo. Così, in un tweet, ha dichiarato che si dimetterà dalla posizione ma solamente quando avrà trovato una persona “abbastanza folle da accettare il lavoro”.
