La scomparsa di Rolex: si avvera l’incubo degli appassionati di orologi

Una notizia storica arriva proprio in questi ultimi giorni del 2022. Sic transit gloria mundi

La fine di un’epoca. In tanti hanno definito così quello che è accaduto. Del resto, sono caduti gli imperi più potenti, sono stati deposti i sovrani più carismatici. Tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Anche per un colosso come Rolex.

Il marchio Rolex (Wikipedia) 26.12.2022 pontilenews
Il marchio Rolex (Wikipedia)

Quando si pensa a un orologio di lusso, anzi, di super lusso, si pensa a Rolex. Per antonomasia, per status symbol, per storia. Parliamo di una società svizzera (con sede a Ginevra) ai vertici nella produzione di pregiati orologi da polso, nonché una delle più grandi aziende operanti nel settore dell’orologeria. Anche per un’azienda iconica come Rolex, però, arrivano determinati momenti.

È controllata dalla Fondazione Hans Wilsdorf, conta ventotto società controllate nel mondo e un’organizzazione di 4.000 orologiai in cento Paesi, con incassi stimati per il 2010 intorno ai due miliardi di euro e una produzione annuale di orologi di circa 1.000.000 di pezzi.

La Rolex è il maggior produttore di cronometri certificati costruiti in Svizzera; basti pensare che nel 2005 più della metà della produzione di orologi certificati COSC (Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres) appartiene al gruppo. Il 3 maggio 2011 è stato annunciato il nuovo CEO del gruppo Rolex, il quinto da quando è stata fondata nel 1906, l’italiano Gian Riccardo Marini (precedentemente CEO di Rolex Italia), che prende il posto di Bruno Meier. Dal 17 giugno 2015, per raggiunti limiti di età, a Marini succede Jean-Frédéric Dufour.

Rolex: fine di un’epoca

L’ultima asta del calendario Phillips 2022 ci ha infatti dato una grande notizia. L’incasso totale dell’asta è stato di 21,1 milioni di dollari, cifra che porta il totale per le sole Americhe a 51,5 milioni.  Il più costoso è stato il F.P. Journe, aggiudicato per 1.240.000 dollari, battendo il record mondiale per questo modello.

Secondo posto per il George Daniels. Bene anche Patek Philippe che si piazza al terzo posto. E’ invece, sorprendente il quarto posto dell’orologio da polso Urwerk. Ma non è questa la notizia più grande che ci arriva dall’asta del calendario Phillips 2022.

Grande risultato, infatti, per la nipponic Seiko, il cui Grand Seiko, il primo orologio giapponese ad essere classificato come cronometro secondo gli standard svizzeri, il primo ad avere una riserva di carica di 45 ore. Ha raggiunto il record mondiale di prezzo per un Grand Seiko a 478.800 dollari.

Grand Seiko Kodo Constant Force Tourbillon (web source) 26.12.2022 pontilenews
Grand Seiko Kodo Constant Force Tourbillon (web source)

L’asta ha certificato il gusto degli acquirenti per il vintage (se si pensa che il primo classificato è un segnatempo del 1999). Ma, soprattutto, segna la fuoriuscita di Rolex dalla top ten. Sic transit gloria mundi.

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