Lo stadio è uno dei luoghi di aggregazione più gettonato di sempre. Ma sapete qual è il futuro? Questo luogo di culto in cui lo sport diventa arte e unione, potrebbe non essere più come prima.
Il prossimo stadio potrebbe addirittura navigare e diventare qualcosa di sostenibile.
Con i Mondiali in Qatar 2022 abbiamo assistito all’innovazione pura. Un punto storico per la Fifa che si è ritrovata ad avere a che fare con un paese in cui i diritti civili sono praticamente calpestati, ma dove l’innovazione in tutti i settori ha preso il sopravvento. Il primo torneo internazionale giocato in Medio Oriente dove i calciatori hanno potuto regalare gioie partecipando a un torne all’insegna dell’innovazione.
I prossimi stadi galleggiano: partiamo dal Qatar
Per ospitare le 64 partire dell’evento del Mondiale di calcio 2022, nel Qatar sono stati costruiti stadi nuovi, nel 7 a Doha. Si è trattata della 22esima edizione del torne ella Fifa, la Coppa del Mondo. E’ la terza volta, dopo Corea del Sud e Giappone, che un paese non occidentale viene scelto per questa gara mondiale. Qua l’innovazione ha fatto da padrona con stadi spettacolari costruiti in pochissimo tempo, ma le stranezze sono ancora tante.
Stadi estremi, in giro per il mondo, ce ne sono davvero tanti. Ne esiste già uno galleggiante che si trova nella famosa Marina Bay di Singapore. Qui si gioca su un campo galleggiante e in tribuna ci possono essere anche 30mila tifosi. Si avvicina molto all’idea di stadio galleggiante che la Fifa si propone per i prossimi anni. Si chiama “The Float” e rappresenta una stramberia, ma an che una bellezza rara.
Un altro stadio costruito direttamente sul mare è il campo da calcio sulla riva del villaggio di pescatori Ko Panyi, nella provincia di Phang Nga, in Thailandia. Qui gioca una squadra di calcio giovanile, il Panyee FC, che si diletta in uno dei posti più belli e particolari mai esistiti. Ma l’innovazione è ben altra, potrebbero esistere infatti stadi galleggianti utili ed ecosostenibili.
Piuttosto che costruire continuamente nuovi stadi per ogni nuova Coppa del Mondo o per i Giochi Olimpici, si potrebbero costruire centro culturali e sportivi destinati al nomadismo marino. Metà barca e metà stadio potrebbero diventare barche-stadio che ospitano le competizioni mondiali. Si tratterebbe di costruzione con emissioni di carbono per cui con energie rinnovabili ovvero che possano sfruttare la radiazione solare e la forza dei venti o delle correnti oceaniche.
Questi stadi saranno loro ad andare dalle persone e non viceversa. Stadi che navigano negli oceani, costruiti con materiali di origine biologica e riciclata come legno, alluminio, alghe verti e plastica riciclata proveniente da i rifiuti gettati negli oceani. Un modellino potrebbe emergere grazie all’ultimo di stampanti 3D collegate a processori di intelligenza artificiale. Il modello presentato infatti si chiama “Oceanium” ed è stato ideato da Vinecet Calle Bautar Architectures. Davvero innovativo, not trovate?
