Come fare impazzire un velista | Così ci salta la mosca al naso

Il velista, non solo uno sport, ma una passione per il mare forte che porta a vivere un’esperienza unica: provare emozioni nuove, vivere e viaggiare in libertà. Ma non è tutto oro quello che luccica.

Ci sono alcune situazioni che risultano un incubo per il velista, anche per chi ama particolarmente il suo lavoro. Il mare può essere una gioia, ma anche un dolore!

barca a vela
Come fare impazzire un velista | Foto pontilenews.it

Il mare ha da sempre affascinato l’uomo che ha visto in esso la vera forza della natura, quel richiamo e senso di libertà che ti riporta all’origine di te stesso. E’ quasi impossibile non esserne innamorati, ma c’è chi è riuscito a fare di questa passione un lavoro, uno sport, un modo per poter avere delle conoscenze che hanno permesso di domare le onde. Del mare bisogna avere non solo amore, ma anche rispetto e paura perché è imprevedibile. Ne sa qualcosa il velista!

Il velista: lavoro o sport. Ecco cosa fa

Ogni velista prova essenzialmente nei confronti di quello che fa due sentimenti opposti: un forte senso di libertà e una sfida continua con la natura, con qualcosa di imprevedibile. In mare infatti, anche se si possiedono tutti gli strumenti e le conoscenze per poter domare le onde, ci possono essere elementi di imprevedibilità che possono rendere l’esperienza della navigazione in vela complessa. Ci sono alcune situazioni che mandano il tilt il velista e rendono il suo piacere un incubo.

Le situazioni che mandano il velista in tilt

Per condurre una barca a vela bisogna essere concentrati. Occorre avere conoscenze della fisica, sapere bene come manovrare l’attrezzatura, conoscere il vento e l’effetto che può aver l’acqua sulla barca. Essere in grado di manovrare le vele conoscendo l’aerodinamica. Le manovre sono decisamente complesse e difficili per cui ci vuole un allenamento costante e possedere l’arte dell’arrangiarsi perché in del l’imprevisto vuol dire anche la risoluzione immediata del problema. Quello che però proprio il velista non tollera sono determinati momenti.

Il velista proprio non sopporta fare brutta figura quando ad esempio spera di ormeggiare alla prima, ma arriva una raffica di vento e deve riprovare più e più volte. Non è solo questo il suo problema. Spesso a bordo può avvenire qualche piccolo problemino che necessita dell’utilizzo del wc ed ecco che quest’ultimo si intasa! Vivere in mare vuol dire anche affrontare i problemi, anche i più insidiosi. Frustrante può essere anche partecipare a una regata perfetta, ma rendersi conto di non essere arrivato nemmeno tra i primi tre. Sono rischi del mestiere insomma. Momenti che mostrano il lato meno piacevole della barca a vela.

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Così ci salta la mosca al naso| Pontilenews.it

Tecnicamente ci sono poi alcuni momenti che proprio non permettono al velista di navigare serenamente: Quanti ad esempio hai il vento muso e poi incontri lo scirocco. Una situazione che spinge a cambiare rotta, verso la tramontana. Avere le lenze in acqua, con un motoscafo che non ti sente e te le trancia, non solo può essere una frustrazione, ma un vero e proprio disastro per il velista.  E poi c’è ovviamente l’amico e nemico del velista: il vento. Se cala vicinissimo alla boa la corrente ti spinge contro. La boa, complicata da manovrare, può essere un vero rompicapo, se manovra in modo sbagliato, il velista può trovarsi in seria difficoltà. Insomma può sembrare tutto molto bello, ma le insidie sono sempre dietro l’angolo, o in questo caso a ogni onda!

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