Lo yacht di Batman per Roberto Cavalli: l’opera di Tommaso Spadolini

Che succede quando il glamour di uno stilista visionario si unisce all’idea di un architetto e designer di fama internazionale? Semplice, un’opera d’arte: il 28m M/Y Freedom.

Due fiorentini che hanno dato lustro alla città si sono “alleati” per dare vita ad un natante sofisticato e dall’aspetto deciso. Entrambi artisti anche se con specializzazioni leggermente diverse, ma uniti dall’idea di creare qualcosa di unico.

Cavalli
Roberto Cavalli ha voluto uno yacht a sua immagine (Instagram)

Ma chi sono esattamente questi due imprenditori di successo?

Roberto Cavalli

Roberto Cavalli è sinonimo di animalier, la cifra del suo brand. Nipote di Giuseppe Rossi, noto pittore appartenente ai Macchiaioli, Roberto ha l’arte nel DNA.

L’aver creato una procedura di stampa su pelle gli consente, da giovanissimo, di entrare in contatto con i più grandi, da Hermès a Pierre Cardin. Nei primissimi anni Settanta è già in pista con la griffe che porta il suo nome. Dopo un periodo in cui si dedica a tutt’altro, negli anni Novanta (l’allevamento di cavalli), è pronto per buttarsi di nuovo nella mischia. Apre store in tutto il mondo, oltre che locali e molte grandi ed affascinanti artiste dello spettacolo diventano sue testimonial. Qualche nome? Rita Ora, Laetitia Casta, Eva Riccobono, solo per citare le più note.

Tommaso Spadolini

Anche Tommaso Spadolini ha un cognome altisonante. E’ figlio di Pierluigi Spadolini, architetto che ha avuto il dono di coniugare la progettazione con la realizzazione dell’opera. Ma è anche un nipote eccellente, Giovanni Spadolini più volte ministro e presidente del Consiglio ai tempi della prima repubblica era suo zio.

Freedom
28m M/Y Freedom (Instagram)

Come spesso accade, il padre si è dimostrato più intransigente rispetto allo zio. Pierluigi ha provato a scoraggiarlo dall’idea di occuparsi di nautica, mentre Giovanni lo incoraggia a seguire la sua strada. Una strada che lo ha portato al successo, Tommaso, infatti ha collaborato con successo con cantieri che fanno parte della storia della nautica italiana: Alalunga, Baglietto, Barberis, Cantieri di Pisa, Canados, Codecasa, Faeton, Rossinavi e Otam.

Il connubio di due eccellenze

Ed è per questo che quando Cavalli ha deciso di “regalarsi” uno yacht a dimensione di coppia e per pochi ospiti, si è rivolto a Spadolini che aveva già realizzato per lui lo yacht aziendale. Cavalli ha la patente nautica e gli fa piacere timonare, per questo ha chiesto una barca che fosse agile e semplice da dirigere, ma che fosse attrezzato per raggiungere la velocità di 40 nodi. Per questo è stato costruito in alluminio e fibra di carbonio oltre ad avere tre motori MAN accoppiati a tre idrogetti KaMeWa.

Cavalli
Cavalli a bordo dello yacht (Instagram)

Un’altra precisa richiesta dello stilista ha riguardato la suite armatoriale che ha una vista sul mare a 360° e la ventilazione naturale. Lo yacht si completa con una suite vip e una cabina ospiti. Altra caratteristica del natante commissionato a Spadolini è la posizione del ponte poppiero che è situato molto più in basso del normale, a stretto contatto con lo spazio esterno tramite le porte vetrate scorrevoli posizionate su tre lati.

Inutile dire che per quanto riguarda l’aspetto esteriore, la precisa richiesta di Cavalli è stata quella che di essere aggressivo, anzi usando le sue precise parole: “una barca che Batman desiderasse timonare!”.

L’arredo è in stile animalier e le pareti sono decorate con foto scattate dallo stesso stilista. Inutile dire che il risultato ha pienamente soddisfatto entrambi.

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