Dalla Russia in top Class: due concept opposti in tutto, tranne che nel lusso | Baikal Yachts

Il mercato russo è conosciuto per il suo amore per il lusso più sfrenato. Un amore che emerge a tutto tondo dalle proposte della sua cantieristica.

Quando si pensa alla grande cantieristica da diporto, la Russia non è il primo paese che viene in mente. Eppure proprio qui la tradizione navale e diportistica è affermatissima e risale ai tempi di Pietro il Grande, il vero e proprio fondatore della marina russa, la cui statua si erge maestosa a San Pietroburgo, anche se la realizzazione è costata qualche polemica.

Baikal 86 Expedition
Le linee aggressive del Baikal 86 Expedition | Pontilenews

Ma la nautica dei tempi moderni ha poco a fare con i velieri con cui Pietro pensò di affermare il suo ruolo di superpotenza, in un passato ormai lontano. Qualche contatto in più ce l’ha forse con l’amore sfrenato per il lusso dimostrato dai russi in tempi recenti, quando le ricchezze del grande sottosuolo russo si sono improvvisamente solidificate nelle mani di una ristretta ma potentissima cerchia di oligarchi che, come prima cosa, ha pensato di affermare il suo ruolo correndo a comprare alcuni dei più maestosi super yacht e magayacht che solchino i nostri (e altri) mari, almeno prima che le sanzioni e la caccia alle ricchezze accumulata dalle cerchie interne del regime concludesse, almeno per il momento questa corsa all’affermazione del lusso più ostentato e sfrenato.

Come spesso accade in Russia, i miliardari in dollari locali hanno dimostrato di subire il fascino della produzione occidentale, per la gioia dei cantieri italiani, che hanno visto affollare il proprio portafoglio ordini, con richieste talvolta stravaganti. Patrioti in patria, ma non quando c’è da comprare ville, barche, beni di lusso. Tutta una categoria di prodotti in cui la Rodina (madrepatria, in russo) non è ancora riuscita a diventare competitiva, almeno agli occhi dei suoi figli più danarosi.

E’ ben nota l’irritazione del leader del regime russo per questa situazione, da cui nasce il suo costante quanto fallimentare (almeno per ora) sforzo di riportare in Russia le catene della produzione industriale. Tentativi finiti talvolta in modo grottesco con arresti per corruzione e la scoperta che le fabbriche “nazionali” importavano in realtà scatole di montaggio, che in Russia venivano solo assemblate. Ma questa volta potrebbe andare diversamente.

Baikal Yachts, la risposta russa alla richiesta di lusso nautico

Non abbiamo idea se Baikal Yachts, azienda moscovita (località curiosamente priva di mare) nasca da questo sforzo titanico per la “sostituzione dei prodotti stranieri”. In Russia poco succede per caso, ma le nostre informazioni non arrivano a tanto.

Quel che è certo è che il marchio sfoggia una gamma di prodotti che sembrano fatti apposta per richiamare l’attenzione di chi ha molto da spendere. Non stiamo parlando quindi dei tradizionali prodotti russi, economici e spartani, dal funzionamento episodico. Ma di vere e proprie “ammiraglie” nelle loro categorie. Questa almeno è l’ambizione.

Due concept yachts per mari diversissimi

Baikal ha prodotto due concept che attendono ancora di essere realizzati, sperabilmente (ma forse non necessariamente) nella amatissima madrepatria. Si tratta del Baikal 86 Explorer e il Baikal 86 Expedition, uno per le crociere nei mari caldi, uno per quelle nei più familiari mari gelidi del nord.

Baikal 86
Baikal 86, u concept in cerca di cantiere | Pontilenews.it

Entrambi i modelli “rubano l’occhio” con una linea di galleggiamento vistosa, sei ponti per 16 metri di baglio e due eliporti a prua e a poppa. Grigio, cromo, alluminio, caratterizzano entrambi i modelli. Più sinuoso l’Explorer da mari caldi, più geometrico e “cattivo” quello nato per i ghiacci.

Affrontare il mercato internazionale sarà un’impresa non meno complessa di quella con cui la Russia ha deciso recentemente (e purtroppo molto sanguinosamente) di misurarsi. Ma la Russia e grande quanto le sue aspettative e il suo senso di sé. Chissa mai che l’assalto questa volta dia i risultati sperati sotto il Cremlino.

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