Un bambino, un bassotto ed un’insegnante. Un’incredibile storia di altruismo ed ingegno. Perché dare l’opportunità ai bambini di esprimersi con creatività è sempre una buona idea.
“Datemi una leva e vi solleverò il mondo”. La leggenda narra che Archimede, matematico, fisico ed inventore, vissuto nel 200 a.C., pronunciò questa esclamazione in seguito alla scoperta dei principi di funzionamento delle leve, per sollevare gli oggetti. 
Un bambino legge e studia, forse per ideare un nuovo progetto, come il protagonista della nostra storia? – Foto da Pixabay di Gerd Altmann – pontilenews.it
Di acqua sotto i ponti dal grande Archimede ne è passata, ed il nostro mondo ha conosciuto numerosi geni ed inventori. Con lo sviluppo tecnologico, sono sempre meno i bambini che si dilettano nello scoprire o sperimentare all’aria aperta. Ma non è questo il caso, perché oggi raccontiamo la storia di un bambino, un bassotto malato, ed un’insegnante. Una storia di altruismo ed ingegno. Perché in questo caso, dateci un bambino creativo e vi solleveremo il morale.
La storia narra le vicende di un bambino di nome Emmett Rychner, di Farmington, Minnesota (USA). Il giovanissimo inventore di 11 anni, si sarebbe rimboccato le maniche, per aiutare il cagnolino della sua insegnante, dopo aver appreso della diagnosi del cucciolo.
Emmett Rychner, la storia dell’undicenne inventore che aiuta gli altri
In tempi di guerre, il conflitto in Ucraina, la minaccia continua su Taiwan, le ribellioni e le esecuzioni in Iran, le esercitazioni militari della Corea del Nord che fanno paura, quasi ci dimentichiamo che al mondo esiste anche la gentilezza. Ma per fortuna, i bambini ci ricordano che dobbiamo continuare a guardare al futuro con speranza ed ottimismo.
Proprio come Emmett Rychner, 11 anni, che dopo aver visto una foto del piccolo Leonard “Lenny”, il bassotto della sua ex-insegnante delle elementari, la Signorina Dana Holden, ed aver appreso della diagnosi del cucciolo, ha deciso di rimboccarsi le maniche per aiutare il cagnolino.
Lenny, un bassotto tedesco di nove anni, dopo una diagnosi di tumore alla spina dorsale, ha purtroppo perso l’uso delle zampe posteriori. Quando la Signorina Holden, aveva condiviso il problema del suo coinquilino a quattro zampe, con la classe di Emmett, tutti i giovani si erano dimostrati preoccupati ed affettuosi con il cucciolo. Ma solo il ragazzo si è intestardito con l’idea di voler a tutti i costi aiutare Leonard a tornare a correre come gli altri cani. Ha iniziato quindi, a costruire un prototipo di sedia a rotelle. Purtroppo il primo tentativo è fallito, quando lo hanno provato, il risultato non è stato ottimale. “Sembrava troppo piccolo e troppo lungo. Le zampe non entravano in modo giusto”, avrebbe detto Emmett.
Così il giovane si sarebbe intristito ma, tornato a casa, non avrebbe accettato la sconfitta, al contrario, si sarebbe messo immediatamente a progettare un nuovo e più funzionale prototipo di sedia a rotelle. Appena qualche settimana prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, quindi, la nuova sedia a rotelle era pronta. In questo caso, più robusta, della giusta dimensione e con delle ruote più grandi. Non contento, Emmett, piccolo genio creativo, aggiunge anche una luce nel retro, per consentire a Lenny di fare anche delle passeggiate notturne in tutta sicurezza.
Finalmente, il bassotto, grazie alla sedia a rotelle progettata dall’undicenne, riesce a tornare a camminare e a correre. La prova su strada va bene, ed il risultato finale rende tutti davvero molto felici. Quello che sembra essere solo un piccolo gesto di altruismo verso un cane malato, è capace di accendere una fiamma di gioia e speranza in tantissime persone. Ma non è la prima volta che Emmett Rychner, finisce sotto i riflettori per il suo animo gentile.
Emmett Rychner e l’amicizia con il veterano che commuove il web
Già nel 2014, alla sola età di tre anni, quello che oggi è un giovane inventore, aveva commosso il web con la sua particolare amicizia, con l’allora ottantanovenne Erling Kindem, veterano dell’esercito statunitense. Erling era il vicino di casa del piccolo Emmett. Il bambino, con la sua innata e precoce empatia, amava tenere compagnia all’anziano signore, aiutandolo con i pomodori del suo orto. Mentre Erling tagliava l’erba con il suo trattore John Deere, il bambino gli andava dietro con il suo trattore giocattolo.
E, anche quando i segni del tempo hanno portato Erling a doversi ritirare in un centro per anziani, il piccolo Emmett ha continuato a voler far visita al suo amico, durante i compleanni e le giornate importanti. Quando nel 2016, l’anziano è deceduto, all’età di novantuno anni, il bambino, lo aveva visitato solo due giorni prima, leggendogli delle preghiere, per augurargli un buon ponte.
No, non è un film strappalacrime di Steve Spielberg, ma una storia vera. La storia di un bambino buono e gentile. La storia di come, con dei piccoli gesti, un po’ di ingegno e creatività, possiamo davvero cambiare in meglio le vite delle persone che ci circondano. E mentre i potenti si fanno la guerra, un bambino del Minnesota, ci insegna che basterebbe davvero poco per essere persone migliori.
