Ferrieri Caputi, il commento shock non passa inosservato: dirigente sotto accusa

Una serata che doveva essere storica, ma che, invece, ci ha fornito l’ennesima brutta prova italiana

Una serata davvero sfortunata per tutti, o quasi. Eppure, doveva essere una serata storica. La partita di Coppa Italia tra Napoli e Cremonese si è trasformata però in qualcosa che mai vorremmo vedere e apprendere nel mondo del calcio.

La partita tra Napoli e Cremonese
Maria Sole Ferrieri Caputi ha arbitrato la partita tra Napoli e Cremonese

Il Napoli di Luciano Spalletti sta fin qui dominando il campionato di serie A. Negli ottavi di finale della Coppa Italia, però, si è dovuto arrendere alla Cremonese, ultima in classifica con 40 punti di distacco. Un’impresa, quella della squadra di Davide Ballardini, arrivato sulla panchina lombarda da appena due giorni. Uno specialista delle missioni impossibili.

La Cremonese, infatti, ha disputato una gara gagliarda e ha resistito alla furia dei partenopei, che per di più giocavano in casa. Anche quando è rimasta in 10 uomini per l’espulsione di Sernicola. Alla fine, a passare il turno e guadagnarsi i quarti di finale contro la Roma, proprio i grigiorossi, freddissimi ai calci di rigore. Mentre per il Napoli è risultato decisivo l’errore di Lobotka.

Come dicevamo, Napoli-Cremonese è una partita storica. Perché è stata la prima gara di calcio maschile a essere diretta totalmente da una squadra femminile. Maria Sole Ferrieri Caputi della sezione di Livorno, coadiuvata dalle assistenti Francesca Di Monte e Tiziana Trasciatti.

L’arbitro Ferrieri Caputi nell’occhio del ciclone

Un arbitraggio, quello dell’arbitro livornese che, tuttavia, ha lasciato scontenti un po’ tutti. Certamente il Napoli, per alcune decisioni nell’arco della partita, ma anche la Cremonese, per l’espulsione a Sernicola.

Maria Sole Ferrieri Caputi
Parole offensive nei confronti dell’arbitro Ferrieri Caputi – pontilenews

Nei commenti post gara, quindi, Ferrieri Caputi è stata bocciata un po’ da tutti. La moviola, del resto, non mente. Ma un conto è commentare, negativamente, l’operato sul campo. Un conto è sfociare nell’insulto di stampo sessista. E’ quello che sarebbe avvenuto a un famoso dirigente sportivo italiano.

“Gnocchi al forno, ci vuole pelata, macinato, mozzarella, basilico, forno a 200 gradi”.Queste le parole, scritte sotto una foto dell’arbitro, da Luigi D’Ario, ex dirigente della Livorno Academy. Frasi che, ovviamente, hanno suscitato e stanno suscitando grandi polemiche.

A poco, infatti, sono servite le parole “correttive” di D’Ario, che ha parlato di “una vernacolata alla livornese senza malizia”. Di certo, quindi, quella che doveva essere una serata storica si è trasformata nell’ennesimo “pasticciaccio brutto” all’italiana. Che ci fa capire, peraltro, come il nostro Paese debba ancora fare tantissimi passi affinché si possa parlare effettivamente di parità tra i sessi.

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