Google teme ChatGPT e vuole vendicarsi: cosa è pronta a fare

Se sei un appassionato di internet e digitale, e segui le sorti delle grandi multinazionali, potresti avere percepito i recenti “rumors” intorno a ChatGPT…

Gli esperti che ne parlano in rete, sostengono di avere di persone che usano ChatGPT per scrivere i propri saggi scolastici e un po’ tutti ora, leggendo recensioni straordinariamente positive, sono curiosi di sapere come potrebbe aiutare tutti nella propria vita quotidiana.

Chat GPT
Le novità di Chat GPT – pontilenews.it

La tecnologia è stata sviluppata da OpenAI, una società di ricerca sostenuta, in parte, guarda caso, anche da Microsoft. ChatGPT genera automaticamente testo basato su prompt scritti in modo avanzato e creativo. Può persino svolgere una conversazione che oggi sembra abbastanza vicina a quella che avresti con un essere umano.

Questo ha fatto riflettere gli esperti e i curiosi, e ha sollevato legittime riflessioni in informatici di tutto il mondo. ChatGPT, nel suo processo di perfezionamento, potrebbe davvero diventare abbastanza intelligente da cambiare anche il modo in cui troviamo le informazioni online?

Potrebbe un giorno arrivare al punto di sostituire Google e altri motori di ricerca permettendoci di comunicare unicamente a voce con la rete?

Google ha davvero paura di ChatGPT?

Alcuni dipendenti di Google si sarebbero mostrati certamente preoccupati per la possibilità che potrebbe profilarsi da qui a breve. Si vocifera che in azienda, alcuni dipendenti avrebbero recentemente chiesto ai loro dirigenti se un chatbot AI come ChatGPT rappresenti una “occasione persa” per un colosso come Google.

Il CEO di Alphabet Sundar Pichai e Jeff Dean, capo per lungo tempo della divisione AI di Google, hanno risposto affermando che l’azienda ha capacità simili, ma che il costo, in termini di perdite, se qualcosa, va storto, sarebbe di certo maggiore perché le persone devono fidarsi delle risposte che ottengono da Google.

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chatgpt: ecco l’intelligenza artificiale che google teme

Morgan Stanley ha pubblicato un rapporto sull’argomento lunedì 12 dicembre esaminando se ChatGPT è una minaccia per Google. Brian Nowak, il principale analista della banca su Alphabet, ha scritto che i modelli linguistici potrebbero conquistare quote di mercato “e interrompere la posizione di Google come punto di ingresso per le persone su Internet”.

Tuttavia, Nowak ha affermato che l’azienda è ancora fiduciosa nella posizione di Google perché la società sta continuando a migliorare la ricerca e la creazione di cambiamenti comportamentali. Molti utenti di Internet utilizzano Google come abitudine. Inoltre, Google sta “costruendo modelli di linguaggio naturale simili come LaMDA” che potrebbero trovare la loro strada, molto presto, in nuovi prodotti.

ChatGPT: i creatori di OpenAi invitano a non fare voli pindarici

Per ora, i creatori di OpenAI sono cauti, e sanno bene di dover tenere saldamente i piedi in terra, nel fare grandi affermazioni riguardo a possibili sonore sconfitte da infliggere al colosso Google. E lasciano che a parlare siano gli utenti. In generale, più utenti utilizzano ChatGPT, meglio è. Ma il programma e l’azienda stessa che lo hanno creato, hanno ancora molto da imparare.

Open Ai
Open Ai, ecco l’azienda che ha creato ChatGpt – pontilenews.it

Il CEO di OpenAI Sam Altman ha dichiarato in un tweet del 10 dicembre che ChatGPT è “incredibilmente limitato” ed è un errore fare affidamento su di esso per qualcosa di importante in questo momento, quando la priorità è correggere i difetti, senza fare voli pindarici, rispetto a chi è colosso indiscusso del mercato.

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