Si tende spesso a sottovalutare l’importanza dell’intestino, ma da questo organo può dipendere lo stato di benessere del nostro organismo. Ed è per questo che è importante tenerlo periodicamente sotto controllo.
Ognuno di noi vuole essere ovviamente in buona salute e cerca, per quanto possibile, di mantenere uno stile di vita sano, nonostante la vita frenetica di molti possa portare a sgarrare e a compiere comportamenti di cui ci si potrebbe pentire.
Pur senza essere ossessivi, sarebbe importante sottoporsi a controlli periodici per capire come si sta e, se necessario, correre ai ripari in tempi rapidi. Ci sono però alcuni organi che sono davvero determinanti per il nostro corpo, ma che tendono ad essere sottovalutati. È il caso, ad esempio, dell’intestino. Attraverso di lui, infatti, vengono assimilate le sostanze nutritive considerate vitali e l’equilibrio biochimico che permette di stare bene.
Preservare l’intestino è fondamentale
Si dice spesso che l’intestino sia il nostro “secondo cervello” proprio perché, al pari di quello primario, può influire sullo stato di benessere fisico e psicologico dell’individuo. Non a caso, nei momenti di profondo stress o quando siamo eccessivamente preoccupati si verifica una maggiore motilità intestinale, che può portare anche a gastrite o alla sindrome del colon irritabile.
Lo stato del microbiota intestinale, ma anche di tutto l’organo, può essere quindi notevolmente influenzato dalla qualità della vita e dalle abitudini alimentari, oltre che dalle condizioni fisiche ed emotive, che possono cambiare anche in maniera veloce semplicemente a causa di un imprevisto. Se l’intestino non funziona accuratamente si può andare incontro a sintomi tutt’altro che piacevoli, quali la carenza di ferro o vitamine, la stipsi o la diarrea, ma nei casi più gravi si può arrivare anche al diabete di tipo 2 o all’obesità.
Controlla davvero come stai
Avere il microbiota intestinale, e quindi anche tutto l’intestino, in buono stato è indispensabile per non incorrere in problemi. Questo è infatti strettamente correlato al sistema immunitario, quindi anche alla capacità di difendersi dall’attacco di batteri e virus.
Il cibo è fondamentale per la salute dell’intestino, come ha sottolineato Massimo Clementi, professore emerito di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano: “Questo sintetizza delle vitamine essenziali, come quelle del gruppo B e l’acido folico. Non solo, influisce sui meccanismi infiammatori, che possono portare al diabete di tipo 2, o a malattie autoimmuni, come l’artrite reumatoide e consente l’assorbimento di ferro e magnesio”.
Cos’è la disbiosi
I problemi possono emergere quando si verifica una situazione di disbiosi, ossia quando alcuni batteri, in genere quelli Gram Negativi, prevalgono sugli altri e provocano una patologia intestinale. In passato era l’analisi delle feci il sistema che veniva utilizzato per verificare lo stato dell’intestino, oggi invece anche in questo ambito la situazione si è evoluta.
Presso uno specialista è infatti possibile effettuare l’analisi genetica del microbiota intestinale tramite una tecnica chiamata “NGS”, ossia Next-generation Sequencing. Grazie a questa tecnica è possibile analizzare il patrimonio genetico di ogni microrganismo dell’intestino. Chi decide di fare questo esame deve però farlo a pagamento tramite un gastroenterologo, un diabetologo o un nutrizionista. L’esito, che arriva nell’arco di poche ore, prevede anche una serie di consigli nutrizionali, utili a rimediare a eventuali problemi.
