Spotify addio, l’annuncio improvviso scatena il panico tra la gente

Infausto annuncio per Spotify costretto a dire addio, gettando così nel panico i suoi più assidui fruitori.

Oggi la musica è diventata prevalentemente digitale. Infatti nell’era tecnologica in cui viviamo, ciascun settore produttivo si è dovuto adeguare, in questo caso anche gli artisti. Un velo di malinconia si posa sul volto dei più nostalgici, in ricordo dei vinili, audiocassette e CD, divenuti alla stregua di reperti storici.

Spotify addio
Addio a Spotify (Pontilenews.it)

La società attuale punta alla fruibilità immediata e così anche nel mondo musicale. A questa nuova esigenza ci viene incontro Spotify, il colosso svedese che permette attraverso la propria piattaforma on demand di scaricare le canzoni favorite come e quando si vuole, creare playlist e ascoltare podcast.

E’ il n°1 nella categoria ‘Musica e Audio‘, nella sezione dedicata agli articoli migliori a 0 euro, secondo la classifica di Google Play per un totale di oltre 1 miliardo di download da parte dei consumatori. Numeri astronomici, al fine di fornire un’ampia visione sull’impatto che ha avuto nella quotidianità, rivoluzionandola.

In questi giorni però Spotify ha subìto un brutto colpo senza precedenti, sentendosi così costretta ad annunciare una notizia che nessuno dei suoi fedelissimi appassionati di questo straordinario servizio avrebbe mai voluto udire.

Addio a Spotify, l’annuncio improvviso che sta seminando il panico

Clima di tensione nella sede centrale della grande azienda che probabilmente si starà ripercuotendo anche in quelle dislocate in ogni parte del globo, dall’Italia all’India. Adesso nessuno più è al sicuro e in qualche modo bisogna correre ai ripari, il prima possibile, adottando strategie ad ogni costo.

Il co-founder nonché Amministratore Delegato Daniel Ek, stando a queste drammatiche premesse, ha dichiarato che Spotify sta effettuando licenziamenti in massa, mai visti prima. Trattasi circa del 6% della forza lavoro e secondo quanto riportato dall’ultimo rapporto sugli utili aziendali si stimerebbero circa 9.800 persone.

Spotify licenziamenti
Licenziamenti record per Spotify (Pontilenews.it)

Non si sottrae alle proprie responsabilità, promettendo ai dipendenti 3 punti chiave del fine rapporto: il pagamento di 5 mensilità, il sostegno per l’assistenza sanitaria e il riconoscimento delle ferie maturate fino adesso. Una decisione sofferta ma purtroppo dovuta a causa di scelte infelici, connesse oltretutto ad una situazione economica complicata.

Ma non è l’unico poiché anche altre realtà di mastodontiche proporzioni hanno deliberato nello stesso modo. A questo riguardo, si approfondisca meglio nel dettaglio cosa sta succedendo nel mondo digitale.

Da Facebook a Google: le altre aziende pronte a licenziare

La crisi sta spaventando tutti per cui ecco la mossa dei licenziamenti record. Così è accaduto anche per Facebook/Meta di Mark Zuckerberg mostratosi profondamente addolorato per quanto pochi giorni fa si è raggiunto un accordo di vitale importanza, soprattutto con riguardo alla sede del social network a Milano. Come si legge, infatti, nel rapporto dei sindacati coinvolti: “i lavoratori licenziati riceveranno un’indennità di licenziamento e un supporto per la ricerca di nuovi impieghi“, parlando di ‘uscita volontaria’.

Anche Google non è da meno, per citare un altro colosso dell’era tecnologica, tagliando così 12.000 posti di lavoro. A riferirlo l’Agenzia Bloomberg che ha perfino riportato un dettaglio della modalità con cui si è deciso di compiere questo sacrificio, attraverso la seppur semplice e fredda trasmissione di un’email. A questo riguardo, Sundar Pichai, AD della Alphabet Inc, a cui appartiene Google, si è così giustificato: “questi sono momenti importanti per affinare i nostri obiettivi“, facendo intendere di avere grandi progetti.

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