Assegno Unico, cambiamenti di marzo: ecco cosa ti aspetta

Apportati diversi cambiamenti all’assegno unico da questo mese: tutto quello che le famiglie devono sapere

L’assegno unico è un beneficio rivolto alle famiglie, erogato per ciascun figlio a carico fino ai 21 anni, mentre non c’è alcun limite di età se nel nucleo familiare c’è un figlio disabile.

cosa cambia per l'assegno unico da marzo
Tutti i cambiamenti per l’assegno unico – Pontilenews.it

L’importo, generalmente, è assegnato a seconda del reddito familiare, che va dimostrato tramite ISEE aggiornato nel momento in cui si fa richiesta. Sono inoltre monitorati anche età e numero dei figli.

L’Assegno Unico spetta a quelle famiglie che hanno i seguenti requisiti: per ogni figlio minore e per i neonati, si eroga dal settimo mese di stato interessante; si eroga inoltre per ogni figlio maggiorenne a carico fino a 21 anni. Questi devono frequentare un corso di formazione scolastico o professionale, una laurea. Oppure, devono essere tirocinanti in un’attività di lavoro e avere un reddito sotto gli 8 mila euro all’anno.

O ancora, se sono disoccupati e cercano lavoro presso il centro per l’impiego. Non ci sono limiti di età per ricevere il suddetto assegno, come sopraccitato, se ci sono figli disabili in famiglia.

Assegno Unico: quando arrivano gli arretrati Inps

Per chi attendeva l’assegno unico con importo aumentato, in questi giorni, l’Inps sta erogando gli arretrati. Si tratta infatti di pagamenti che hanno a che fare con il conguaglio del mese di gennaio.

Assegno unico famiglie
Assegno unico famiglie-pontilenews.it

L’importo, come detto, è aumentato, per via delle decisioni prese con la Manovra 2023. Nello specifico, ci si riferisce alla rivalutazione adottata per via dell’inflazione e degli aumenti per famiglie numerose. Dato che nel mese di gennaio, non si era riusciti a erogare gli assegni con gli importi aumentati decisi per il 2023, ora sta avvenendo l’erogazione.

Infatti, le famiglie hanno dovuto prendere a gennaio un assegno unico di importo identico a quello dell’anno scorso. In questo contesto, è giunta una comunicazione da parte dell’Inps in cui si è saputo che l’adeguamento è stato messo in atto sui vari importi, a partire da quello base previsto per ogni figlio, ai tetti Isee che regolano le suddette cifre.

Come dispone la Manovra 2023, ci saranno aumenti per importi che spettano ai minori entro un anno di vita e per le famiglie che hanno molti figli. L’Assegno Unico prevede un massimo di euro 175 per ogni figlio minore presentando ISEE fino a 15 mila euro, a un importo minimo di 50 euro per ogni figlio minore, se non si presenta alcun ISEE o con un ISEE che è pari oppure oltrepassa i 40 mila euro. Tali importi possono aumentare nel caso di famiglie numerose, mamme che hanno un’età sotto i 21 anni, famiglie con un numero di figli pari o superiori ai quattro, o figli con disabilità.

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