Se si decide di adottare un gatto bisogna rispettare le sue necessità e le sue abitudini, ed evitare, inoltre, di compiere un particolare gesto che provocherebbe in lui stress e sofferenza.
I gatti sono animali meravigliosi: indipendenti, certo, ma al contempo molto affettuosi, giocherelloni e bisognosi delle nostre attenzioni e di amore incondizionato. Nell’immaginario collettivo, i felini si affezionano più al luogo nel quale vivono che ai loro amici umani, ma solo chi trascorre del tempo a stretto contatto con loro sa bene che, in realtà, non è affatto così.
I gatti amano giocare; dormire; mangiare, ovviamente, e stare in nostra compagnia, tanto quanto noi amiamo stare con loro, ma bisogna imparare a conoscerli e a capire cosa gli dà fastidio e cosa no per riuscire a instaurare con essi un rapporto all’insegna di amore e fiducia reciproca.
Nell’ultimo periodo, ad esempio, in tanti hanno deciso di rompere gli schemi e iniziare a portare a spasso il proprio gatto come se si trattasse di un cane, al guinzaglio. Questa potrebbe essere una cosa carina, certo, e una possibilità di trascorrere molto più tempo insieme. Ma è davvero una buona idea portare il gatto al guinzaglio? Che cosa significa per lui? Scopriamolo insieme.
Portare il gatto a passeggio con il guinzaglio: giusto o sbagliato?
Il gatto è da sempre un animale che trascorre gran parte del suo tempo in casa o, in alternativa, a girovagare in giardino per esplorare il territorio circostante alla sua abitazione. Da un po’ di tempo a questa parte, però, si è diffusa l’abitudine dell’utilizzo del guinzaglio anche per i felini, senza pensare che per loro potrebbe essere uno stress.
A esprimersi su tale argomento sono stati gli esperti della Società per la prevenzione della crudeltà sugli animali (RSPCA) i quali hanno affermato che è meglio evitare di portare il gatto al guinzaglio in quanto il nostro animale potrebbe risentirne. La moltitudine di odori e i rumori troppo forti, infatti, potrebbero provocare alla nostra mascotte una sensazione di paura, così come l’eventuale contatto con cani e altri animali.
Tuttavia, il guinzaglio potrebbe tornare utile nel caso in cui si volesse far conoscere al gatto l’ambiente intorno alla casa in sicurezza e sotto la nostra supervisione, sia per necessità, sia per soddisfare l’indole esploratrice del nostro amico felino. In questi casi, è meglio prediligere guinzagli con la pettorina anziché con il collare; iniziare a farlo familiarizzare con il nuovo oggetto in un ambiente che lui reputa sicuro, come in casa, ad esempio, e una volta fuori, lasciare che sia lui a decidere da che parte dirigersi.
In ogni caso, è meglio non sconvolgere troppo le sue abitudini, perché tutto ciò che esula dall’ordinario per un gatto può essere motivo di ansia e stress. Se la nostra mascotte appare serena e gioiosa, e con il suo comportamento ci fa capire che il suo volere è quello di restare in casa, è giusto accontentarlo e rispettare il suo volere.
