Vivere in barca, follia o nuova frontiera del mercato? Quando lo scopri potresti decidere di vendere tutto

E se volessi vivere in barca ormeggiata? Iniziamo subito chiarendo che è perfettamente legale vivere in barca. Non esiste alcuna legge che possa obbligare a far vivere una persona sulla terraferma.

Se scegli di fare di una barca la tua casa, però, devi seguire alcune norme che garantiscono sicurezza, rispetto per l’ambiente circostante e consentono una serena convivenza con chi frequenta l’area del porto in cui ormeggi la tua casa galleggiante.

Vivere in barca
Vivere in barca ormeggiata in marina, si può fare – Pontilenews.it

Se hai scelto di vivere su una barca, la prima cosa da fare è scegliere una imbarcazione adeguata alle proprie esigenze e con spazi ben studiati. Inoltre è importante prestare attenzione alla tipologia di ormeggio che si desidera utilizzare e ai costi associati.  Senza dimenticare di verificare che la barca sia in ottime condizioni e possa garantire un ambiente confortevole e sicuro.

Una volta trovata la barca giusta, bisogna procedere all’iscrizione alla marina. È necessario ottenere il permesso di ormeggio e pagare la relativa tassa del porto oltre a seguire le regole del porto riguardanti lo smaltimento dei rifiuti e la salvaguardia dell’ambiente.

Come si fa a vivere in barca? Regole e consigli per farlo serenamente

Nonostante la libertà di vivere in barca, è importante tenere in considerazione l’aspetto della convivenza con gli altri individui presenti nella zona portuale. Conoscere e seguire le regole della marina aiuta a stabilire una convivenza pacifica, meglio mantenere un basso profilo per evitare di disturbare gli altri residenti o naviganti di passaggio.

Detto questo si comprende come vivere in barca ormeggiata in marina può essere un’esperienza felice e gratificante. Ma richiede molta attenzione e rispetto per gli altri e per l’ambiente circostante.

In un certo senso non è poi così diverso dal vivere in un condominio, anche lì è necessaria la pacifica convivenza e il rispetto del vicinato oltre che quello delle regole e dell’ambiente. Certo i costi possono essere differenti, quindi, bisogna ben valutare le spese e la propria disponibilità economica. Ma si deve anche fare attenzione agli spazi disponibili sull’imbarcazione che sono diversi da quelli di una casa sulla terraferma.

Vivere in barca
Vivere in barca, è legale? Come si fa? Le risposte – Pontilenews.it

In compenso, abitando su una barca di proprietà non si paga l’affitto ma ci sono le spese di condominio. Ovvero i costi del porto che possono comprendere l’uso di acqua e luce oltre ad altri servizi. Bisogna, però, tenere conto anche della manutenzione del natante che può avere un peso notevole sull’economia domestica.

Inoltre se intendete navigare bisogna anche calcolare il costo del carburante, ma quello si può equiparare al costo della benzina utilizzata per i mezzi di trasporto terrestri come auto o moto.

Vivere in barca può essere un’esperienza terribile se non si ha l’anima del lupo di mare. Ma può anche diventare un modo di vivere incredibilmente bello e pieno di senso di libertà se si affronta con il giusto spirito. In ogni caso, vivere in barca è sicuramente un’esperienza unica e indimenticabile.

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