Caccia alle streghe: cosa c’è di vero nei terrori di Salem? Molto più di quello che vogliono farci credere

Sui processi e le streghe di Salem sono stati girati film e raccontate storie di ogni genere: ma cosa c’è di vero?

Quando si parla di processi alle streghe di Salem si fa riferimento ad una serie di procedimenti che si svolsero a Salem, nel Massachusetts, verso la fine del 1600. Si tratta di un periodo storico piuttosto controverso, che da sempre affascina narratori e sceneggiatori.

le streghe di Salem: cosa c'è di vero?
Caccia alla streghe – Poontilenews.it

La storia relativa alla caccia alle streghe più crudele di sempre ha ispirato numerose narrazioni, da libri a film. Su questa epoca storica sono state scritte opere letterarie, teatrali e cinematografiche che spesso hanno enfatizzato le atrocità che si sono verificate in quegli anni.

In effetti, quello che è accaduto a Salem in quel periodo non è altro che la fotografia di un’epoca crudele caratterizzata da impiccagioni e schiacciamenti di centinaia di uomini, donne e bambini. Sulla caccia alle streghe di Salem se ne sono sentite di tutti i colori: ma cosa è accaduto esattamente in quell’epoca? E da dove nasce la convinzione che ci fossero delle streghe?

Caccia alle streghe: le vicende di Salem

Prima del processo di Salem, il villaggio della contea di Essex era stato teatro di caccia di streghe. Secondo i dati che sono arrivati fino a oggi pare che circa 17 persone avessero perso vita perché credute possedute dai demoni.

In quell’epoca, in quella zona del mondo, si era creata una vera e propria fobia per tutto ciò che non rientrava nell’ordinario. La situazione peggiorerò quando le accuse iniziarono ad aumentare in seguito le dichiarazioni del medico del villaggio che affermò che alcune ragazze fossero impossessate.

le streghe di Salem: la verità
La stregoneria – Pontilenews.it

Facendo leva sul sentimento di paura della popolazione, queste dichiarazioni gettarono benzina sul fuoco dando vita ad un processo che ha portato a gesti disumani, giustificati da motivi assurdi.

Tutto nacque quando la figlia e la nipote del pastore di Salem iniziarono ad emettere versi strani e strisciare sul pavimento, senza che nessuno riuscisse a dargli una spiegazione. Fu così che il medico del villaggio stabilì che le fanciulle fossero indemoniate.

La stregoneria e l’idea della donna nella società dell’epoca

All’epoca dei fatti la stregoneria era considerata una malattia incurabile. Per questo motivo si decise di istituire un tribunale che diede il via ad una delle peggiori caccie alle streghe della storia, che coinvolse uomini e donne, che venivano condannati all’impiccagione o imprigionati e sottoposti a torture.

Questa pratica nel giro di poco tempo si estese a tutti i villaggi circostanti, provocando la morte e l’adozione di pratiche barbare su centinaia di persone. Nel 1692, a Salem, più di 200 persone vennero accusato di stregoneria. Questo fenomeno in realtà, durante il periodo medievale, era diffuso anche in Europa e durò fino al Rinascimento, tanto da istituire il Tribunale dell’Inquisizione.

Tutto nacque nel 1484 con la pubblicazione della lettera di Papa Innocenzo VIII che ammetteva l’esistenza delle streghe. Il trattato partiva dal presupposto che le donne fossero per loro stessa natura malvage, crudeli e ingannatrici, per questo motivo, soggette alle tentazioni del demonio. Ma la questione della caccia alle streghe non aveva solo radici religiose, ma anche sociali. Basti pensare che all’epoca dei fatti, la scelta di non sposarsi e, dunque, di mettere in discussione il sistema socio-economico, era di per sé motivo per essere accusati di stregoneria.

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