Allarme Febbre del Nilo, in Italia aumentano i casi: ecco perché e quali sono i sintomi

In Italia stanno aumentando i casi di persone contagiate dalla famosa febbre del Nilo. Ma quali sono i sintomi che devono far preoccupare?

I virus che contagiano gli esseri umani e gli animali sono tantissimi, ed esistono da milioni di anni. Tuttavia, il primo che ha trascritto i sintomi di una influenza è stato Ippocrate 2.400 anni fa. Chiaramente, in quell’epoca le influenze non erano leggere come quelle di oggi, poiché non era presenta la moderna medicina.

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Aumentano i casi di febbre del Nilo in Italia – pontilenews.it

Inoltre, nella storia ci sono state tantissime epidemia che hanno causato la morte di migliaia di persone, come ad esempio la febbre tifoide arrivata durante la guerra del Peloponneso. Questa potentissima febbre portò via una buona parte dell’esercito greco e della popolazione in circa quattro anni.

La febbre del Nilo arriva in Italia

Attualmente stanno aumentando i casi di Febbre del Nilo in Italia, più della media europea. Purtroppo le zanzare stanno diffondendo questo virus molto velocemente, grazie alla facilità con cui pungono gli esseri umani. Pertanto, tutti sono allarmati per ciò che sta avvenendo, soprattutto il centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), poiché la febbre del Nilo, come la dengue e la chikungunya si trasmette proprio attraverso le punture di zanzare. Queste ultime sono presenti in abbondanza in questa stagione, perciò il rischio che tutto possa aggravarsi è alto.

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I principali colpevoli sono le zanzare – pontilenews.it

Nel 2022 nell’Unione Europea si sono verificati 1.333 casi e 92 morti. In Italia, invece, ci sono stati 723 casi. Per quanto riguarda le caratteristiche della febbre del Nilo, gli esperti dicono che la sua provenienza è il virus West Nile, cioè uno dei tanti virus che vengono trasmessi dalle punture di zanzare. Tuttavia, c’è la possibilità che possa essere trasportato anche dagli uccelli, ma solo negli esseri umani si trasforma in una malattia. Quindi, il West Nile è completamente diverso dal famoso Coronavirus, poiché per essere contagiati dalla febbre del Nilo bisogna entrare in contatto con il sangue infetto.

Per questo motivo i principali colpevoli sono le zanzare, perché loro trasportano il sangue di altri esseri umani. Tuttavia, il contagio può avvenire anche dalle trasfusioni di sangue o dai trapianti. Ma quali sono i sintomi? In realtà, sono molto simili ai sintomi delle normali influenze: debolezza, febbre e mal di testa. Talvolta, possono verificarsi ingrossamenti dei linfonodi, ma in generale non crea problemi e non è pericolosa. Ci potrebbero essere delle piccole conseguenze solo per i più fragili, come ad esempio i bambini e gli anziani. In conclusione, gli esperti consigliano di cercare di non farsi pungere dalle zanzare, attraverso i repellenti, gli abiti adeguati e verificando che i sottovasi delle piante non siano pieni di acqua.

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