Se vuoi scoprire quali sono i mari d’Italia più inquinati, così da non prenotarci le vacanze, continua a leggere: non ci crederai.
Ebbene sì, anche nel paradiso terrestre delle spiagge italiane ci sono alcuni mari davvero inquinati, i cui dati fanno accapponare la pelle. Purtroppo sono diverse le località marittime che vivono abusivismo edilizio, cattiva gestione dei rifiuti, pesca incontrollata, attacchi alla biodiversità e mancata depurazione delle acque: ecco quali sono i mari più inquinati della nostra penisola.
A raccontare la realtà dei mari italiani, tra eccellenze e inquinamento, è Legambiente: con le due campagne Goletta Verde e Goletta dei Laghi 2023 punta a mantenere alta l’attenzione sulla situazione delle acque dei mari e dei laghi italiani, così da sostenerne la manutenzione e da porre i riflettori sulle situazioni più critiche. L’anteprima del report, che viene pubblicato annualmente, disegna una realtà piuttosto drammatica per alcune regioni d’Italia: ecco i mari più inquinati.
I mari più inquinati tra abusivismo edilizio e scarsa depurazione
A dominare la classifica è la regione della Campania, che da sola rappresenta i 26.3% di tutti i reati che riguardano la gestione del mare e dei litorali. In tutto il 2022, in tutt’Italia sono state segnalate e contestate 13.229 infrazioni: ben 1245 sono in Campania. Qui sono state arrestate 989 persone, con 496 sequestri e 1273 illeciti amministrative.
Segue la Puglia, che dall’anno scorso guadagna due posizioni e da quarta diventa seconda: nel 2022 ha contato ben 559 reati. In terza posizione il Lazio con 539 reati e ben 673 persone denunciate e arrestate per reati nella gestione delle acque, del litorale e nella manutenzione delle zone marittime. In quarta posizione la Calabria, con 344 reati e in quinta la Sicilia, con 336.
Inaspettatamente, poi, ben 271 reati sono stati individuati anche in Emilia Romagna, regione che si colloca al sesto posto, appena prima della settima Toscana, dove sono state denunciate e arrestate ben 287 persone. La regione più diligente da questi punto di vista, ma anche la meno controllata del 2022, è stata quella del Molise, con soli 78 reati in tutto l’anno e 80 persone denunciate ed arrestate.
Come ha voluto segnalare anche il report di Legambiente, c’è una netta prevalenza di reati che riguardano la gestione delle acque e delle spiagge nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa: Sicilia, Calabria, Campania e Puglia. La lotta alle mafie, quindi, ha come obiettivo e speranza anche quella di riuscire a liberare questi paradisi terrestri dalle mani di chi non li tutela così come si dovrebbe fare.