In Italia, nelle ultime ore, si stanno registrando numerosi casi di intossicazione a causa di tonno tossico. Attenzione al marchio.
Il tonno è un pesce ricco di acidi grassi Omega 3. Si tratta di un alimento che ha delle notevoli proprietà nutritive perché aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari e a tenere sotto controllo trigliceridi e pressione sanguigna.
Tuttavia, c’è anche il rovescio della medaglia. Il tonno, infatti, è un pesce che per sua natura tende ad accumulare un elevato quantitativo di metalli pesanti nella propria carne.
Per questo motivo l’Organizzazione Mondiale della sanità raccomanda di consumare al massimo una scatoletta di tonno a settimana pro capite.
Come se non bastasse, in Italia, nelle ultime ore si stanno registrando numerosi casi di persone intossicate dopo aver consumato delle porzioni di tonno. Dalle prime analisi del laboratorio è emerso che il pesce era imbottito di nitriti e nitrati.
Tonno tossico: decine di persone intossicate
Secondo le disposizioni impartite dagli esperti, il pesce decongelato non va mai congelato nuovamente senza essere cotto. Il rischio è quello di contribuire ad una contaminazione di batteri e virus che, in origine, sono già presenti all’interno degli alimenti crudi.
Questa pratica è stata utilizzata anche sul tonno che è diventato tossico, provocando una vera e propria intossicazione su decine di persone. Si tratta dell’ennesima frode alimentare che emersa in seguito alle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Trani a causa all’intossicazione alimentare di alcune persone.
I soggetti intossicati avevano in comune un elemento: aver consumato del tonno a pinna gialla. Le indagini hanno portato a nove perquisizioni esercitate dai carabinieri del NAS di Bari, in collaborazione con il NAS di Napoli, Taranto, Foggia, Campobasso e Salerno.
Le indagini hanno coinvolto un’impresa ittica di Bisceglie, in provincia di Barletta, ma anche due laboratori privati che, a quanto, pare falsavano le analisi. Il laboratorio in questione sono di Avellino ed in questo luogo avvenivano le analisi sul prodotto, che poi veniva lavorato dall’azienda pugliese. Dalle suddette analisi non sarebbe mai emersa la presenza di additivi illeciti negli alimenti.
Ma le indagini degli inquirenti hanno dimostrato che il tonno veniva decongelato e adulterato con sostanze non consentite. In questo modo, i truffatori intendevano esaltare l’aspetto il colore della carne. Ma, così facendo, arrendevano il tonno nocivo per la salute dei consumatori.
Per tutelarsi da situazioni di questo tipo è importante leggere sempre l’etichetta, dove devono essere indicati una serie di dettagli come gli allergeni, le tossine o i prodotti della degradazione.