“Grandine con sostanze dannose per l’uomo”: la verità di Giuliacci

In questa strana estate 2023 il meteo è un tema caldo in tutto i sensi. L’esperto Andrea Giuliacci sgombra però il campo da certe “teorie” che circolano sul web.  

L’andamento del meteo è uno degli argomenti più ricorrenti in questo bollente ultimo scorcio di luglio. Tra temperature che superano (anche abbondantemente) i 40° C e scenari di siccità da deserto africano, c’è spazio – tanto per non farsi mancare niente – anche per spaventose grandinate condite da inquietanti retroscena.

grandine artificiale teoria smentita da Andrea Giuliacci
Il noto meteorologo Andrea Giuliacci svela la verità sulla grandine- Credt instagram andrea.giuliacci-pontilenews.it

In questi ultimi giorni, in particolare, ha fatto il giro del web la foto di certe palle di grandine di dimensioni davvero esorbitanti. E sui social network sono immediatamente spuntate diverse inquietanti teorie, in base alle quali gli enormi chicchi di acqua congelata conterrebbero alluminio e bario, due sostanze notoriamente dannose per l’uomo. Un addetto ai lavori come Andrea Giuliacci ha voluto fare un po’ di chiarezza al riguardo.

La bufala smontata da Giuliacci

In un’intervista esclusiva ai colleghi di Notizie.com, il noto meteorologo Andrea Giuliacci ha messo tutti i puntini sulle “i”, sgombrando il campo da facili dietrologie e infondati complottismi, fermo restando la gravità dei fenomeni meteo ai quali stiamo assistendo in questo periodo, complice l’ormai irreversibile cambiamento climatico.

grandine artificiale teoria smentita da Andrea Giuliacci
Cosa sta succedendo in Italia per le varie teoria sulla grandine- pontilenews.it

A proposito dei chicchi di grandine che, sulla base di presunte analisi di laboratorio, conterrebbero alluminio, stronzio e bario, Andrea Giuliacci è tranchant: “Sembra il plot di un film di fantascienza – chiosa l’esperto -. Come si fa a portarli in cielo, e a che pro? Chi ci guadagna, chi l’avrebbe fatto e chi avrebbe i mezzi per farlo? Non abbiamo la conoscenza e la capacità tecnologica per dominare eventi del genere. Dal punto di vista scientifico, non so nemmeno se sia possibile creare la grandine in laboratorio. Il buonsenso dovrebbe farci chiedere: ma a che pro?”.

Eppure l’opinione pubblica si divide tra chi pensa che quello che sta accadendo in Italia in questi giorni, da Nord a Sud, sia frutto di un cambiamento climatico e chi tira ballo l’ipotesi di una tempesta artificiale. “La grandine è un fenomeno presente da sempre in natura, accompagna temporali e se questi sono più violenti, la grandine è più grande – fa notare Giuliacci -. L’unico contributo che ha dato l’uomo è quello del cambiamento climatico. Come uomo di scienza, escludo tempeste artificiali. Questa lettura non ha alcun appiglio scientifico”.

Certo, sui social è tutt’altra storia. Dopo l’alluvione in Emilia Romagna si è detto che erano stati avvistati in cielo dei fantomatici aerei non tracciati, per dire. Ma la scienza procede su altri binari: parte da una teoria che abbia un senso a cui segue la dimostrazione di un nesso.

Il nesso tra eventi estremi e cambiamento climatico

Giuliacci ricorda poi che negli anni ’50 negli Stati Uniti si pensò effettivamente di utilizzare lo ioduro di argento, che ha la capacità di aggregare attorno a sé le goccioline d’acqua, per stimolare la pioggia artificiale.

Ma quel sistema non è stato più utilizzato, e non a caso: evidentemente non dava i risultati sperati. La spiegazione del perché certe palle di grandine siano così grandi che la dà la scienza: “La grandine si forma con correnti d’aria che salgono verso l’alto – ricorda Giuliacci -. Salendo, l’aria si raffredda e il vapore condensa. Più le correnti d’aria sono forti, più spingono su l’umidità. Così, le nuvole diventato più grosse, e le piogge sono più violente”.

grandine artificiale teoria smentita da Andrea Giuliacci
Il cambiamento climatico influisce su quello che sta succedendo? – pontilenews.it

Ma c’è di più: quelle correnti d’aria possono spingersi molto in alto, fino a 12mila metri. A simili altezze anche in estate le temperature sono negative. “Questo ciclo è continuo – puntualizza Giuliacci -. Nel fare su e giù, raccolgono altre goccioline di acqua che congelano e diventano più grandi”. Poi, quando pesano troppo per continuare a salire, cadono a terra distruggendo interi raccolti e spesso danneggiando anche cose e persone.

Per il resto, se è vero che eventi come i nubifragi o il forte caldo in Italia non sono molto frequenti, non si può dire che siano senza precedenti. “Abbiamo sempre avuto il caldo intenso da 40 gradi e oltre e i temporali violenti. Il problema sono la frequenza e la durata di questi eventi intensi”, chiarisce Giuliacci.

E qui entra in gioco il cambiamento climatico. “L’aumento delle temperature medie fa sì che le ondate di caldo più intenso siano più probabili e numerose – rimarca l’esperto -. Lo stesso vale per i fenomeni violenti. Dire che è aumentata la temperatura equivale a dire che nell’atmosfera c’è più calore”. Ed è proprio il calore ad alimentare tutti i fenomeni atmosferici: più ce n’è, più aumenta l’energia con cui si sviluppano i temporali e la loro violenza. Purtroppo, sembra ormai una strada senza ritorno…

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