Ahia una medusa! cosa fare e cosa NON fare mai in caso di puntura

L’allarme medusa in Italia impone la conoscenza di accorgimenti su cosa fare e cosa non fare in caso di puntura. Tutto quello che c’è da sapere.

In questa estate torrida, quantitativamente parlando meno lunga ma più intensa rispetto allo scorso anno, le coste italiane (da nord a sud) hanno visto una doppia invasione che non desterà preoccupazione, ma molto attenzione.

Ahia una medusa. Cosa fare
Invasione di meduse in Italia. Il da farsi – Pontilenews.it

Il fenomeno della scoperta di un numero sempre maggiori di squali a due passi dalle spiagge, ampliato dai post presenti sui social (da Youtube a Instagram passando principalmente su TikTok) è un fenomeno da prendere in considerazione e da monitorare con lucidità: massima apprensione certo, ma finora la maggior parte degli avvistamenti riguardano specie assimilabili alle verdesche, squali innocui che non attaccano l’uomo. Giusto per completezza di info.

Il secondo fenomeno è sempre più radicato a due passi dal nostro territorio: ogni anno si assiste a un numero maggiore di meduse, che se da un lato è un bene in quanto evidenzia la pulizia dei nostri mari, dall’altro bisogna sapere a cosa andiamo incontro.

Questo sì, questo no, questo mai

Ha fatto notizia e soprattutto scalpore, l’invasione di meduse un anno fa nel golfo di Trieste non tanto per un fenomeno che si sta ripetendo ogni estate quanto più per la quantità di meduse in un determinato punto dei nostri mari. Sta accadendo di nuovo, un po’ in tutta Italia, da nord a sud passando per il centro. È l’occasione giusta per i consigli utili, partendo da tutto ciò che c’è da sapere sulle punture (anche se tecnicamente non si tratta di pungiglione) di meduse. Che partono dai pruriti e nulla più, ma possono sfociare in pizzichi mortali. No panic.

Puntura di medusa. Cosa non fare
L’invasione di meduse preoccupa l’Italia – PontineNews.it

Tradizione vuole che non bisogna toccare le meduse. Ma perché? Perché il problema maggiore riguarda i suoi tentacoli (non pungiglioni), che rilasciano sostanze urticanti per la pelle: il dolore, più o meno è istantaneo, il primo sintomo è un arrossamento della parte incriminata, prurito e gonfiore. Di nuovo no panic: sono più unici che rari gli shock che possono portare le pizzicate di meduse, questo perché nei nostri mari ce ne sono di tantissime specie ma quasi nessuna porta conseguenze mortali.

Nel caso si venga sfiorati da una medusa: movimenti scomposti in acqua no, uscire dall’acqua lavare prima le mani poi la parte incriminata sì. Strofinare la parte colpita con le mani, la sabbia o una pietra tiepida, più in generale stare esposti al sole e al conseguente caldo eccessi no, pulire la pelle dai filamenti residui sì. Ammoniaca (limone, urina, aceto e simili) assolutamente no, prodotto a base di cloruro di alluminio sì. Monitorate l’arrossamento, se persiste, subito al Pronto Soccorso, ma sempre, repetita iuvant. No panic.

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