Partite Iva, il Fisco vuole sapere se andate in vacanza e per quanto tempo: guai a chi non lo fa

Tutte le Partite Iva dovranno fare molta attenzione, visto che adesso il fisco vuole sapere quando e per quanto andrete in vacanza. 

Avere una partita Iva continua a creare complicazioni al cittadino italiano. Infatti adesso l’Agenzia dell’Entrate vorrà sapere anche quando e per quanto tempo sarete in ferie. Andiamo a scoprire i motivi e tutti i dettagli dell’ultimo provvedimento preso dall’attuale esecutivo.

Partite Iva ferie
L’ultima riforma cambia tutto – Credits: Ansa Foto – Pontilenews.it

L’Agenzia delle Entrate sta chiedendo a tutti i cittadini possessori di Partita Iva di comunicare l’interruzione dell’attività nel caso in cui si superi il limite temporale. Sono diverse le casistiche incluse e tra queste troviamo la chiusura stagionale e l’inutilizzo temporaneo. In queste settimane stanno arrivando delle meritate ferie anche per i commercianti ed il Fisco sembra volerne essere a corrente. Tutti coloro che sono dotati di registratore telematico dei corrispettivi dovranno comunicare le loro vacanze se queste superano i dodici giorni.

Partite Iva, dovranno comunicare le ferie se queste superano i dodici giorni: tutti i dettagli

Il provvedimento riguardo questa novità venne approvato lo scorso 18 gennaio. Al suo interno sono presenti tutte le indicazioni che inducono dei cambiamenti anche alla “Lotteria istantanea e le funzionalità dei Registratori telematici. In caso di ferie lunghe più di 12 giorni sarà necessario selezionare la voce “fuori servizio” vale a dire il codice 608 collegato al magazzino e al periodo di inattività. La finalità è quella di comunicare al sistema l’inizio della della sospensione delle attività. Solo quando riattivato, i registratore telematico tornerà disponibile alla prima trasmissione utile.

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Cosa succede adesso per tutte le partite IVA – Credits: Ansa Foto – Pontilenews.it

Nel caso in cui le ferie durino meno di dodici giorni il commerciante non dovrà fare alcuna segnalazione e quindi il portale del Fisco non riporterà anomalie. Mentre quando il periodo di inattività sarà superiore bisognerà inoltrare una comunicazione attraverso la Pec, vale a dire la Posta Elettronica Certificata. In questo caso il contribuente dovrà dare le dovute spiegazioni all’Agenzia delle Entrate ed i motivi della mancata trasmissione della sospensione come ferie, chiusura stagionale, malattia o altro.

Il flusso del registratore dovrà combaciare con chiusura ed apertura della cassa. Solamente in seguito il Fisco farà i dovuti controlli. Come si può leggere dal sito ufficiale non sono previsti obblighi preventivi per la comunicazione. Il commerciante dovrà assicurarsi che l’adempimento riguarderà la parte dedicata del software del registratore telematico. L’esercente potrà sfruttare anche il sito dell’Agenzia delle Entrate per segnalare la sospensione delle attività, mettendo il registratore “Fuori Servizio”. Seguendo tutte queste direttive si eviterà ogni tipo di anomalia.

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