Pignoramento, ultima spiaggia dei creditori: come ci si arriva passo per passo

Pignoramento, ovvero: esecuzione forzata del credito di cui si ha diritto e che il debitore non rispetta di pagare. Come ci si arriva? Scopriamolo nel dettaglio.

Sono situazioni particolarmente spiacevoli, complesse e che spesso si rivelano come il risultato di circostanze in cui si versa in condizioni di grave difficoltà economica. Le parti in causa sono due: la parte che ha contratto il debito e la parte che ha ceduto il credito. E quando il debitore non riesce più a pagare il dovuto – per i motivi più disparati – ecco che si può giungere all’estremo del pignoramento.

Come si arriva al pignoramento dei beni
La procedura di pignoramento è disciplinata dal Libro Terzo del Codice di Procedura Civile – PontileNews.it

Con il termine pignoramento, il diritto italiano definisce l’atto di avvio di espropriazione forzata o coattiva che, sottraendo al debitore beni di cui è in possesso, possa soddisfare il creditore del prestito avanzato e non restituito. La materia relativa alla procedura di pignoramento è disciplinata dal Libro Terzo del Codice di Procedura Civile Italiano.

Il pignoramento viene raggiunto al termine di tre passaggi procedurali: la diffida, il titolo esecutivo e l’atto di precetto. Questa procedura solitamente viene compiuta tramite l’assistenza di legali ed avvocati. Ma alcune operazioni possono essere effettuate anche in autonomia. E condurre, nei casi migliori e meno complicati, ad una risoluzione concordata dalle parti senza intraprendere alcuna via processuale. Vediamole nel dettaglio.

La diffida, il titolo esecutivo e l’atto di precetto: cosa sono

La diffida ad adempiere o diffida di pagamento è un documento con cui il creditore richiede al debitore di saldare l’ammontare ancora dovuto entro uno specifico termine di tempo. Il documento può essere redatto ed inviato in proprio, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno oppure PEC, oppure tramite un avvocato ed ha valore di messa in mora del debitore. Per giungere al pignoramento, la diffida deve contenere l’avvertimento che il creditore intenderà procedere con l’atto di espropriazione nel caso la diffida non abbia effetto risolutivo.

Scopriamo come si arriva al pignoramento dei beni e perché
I tre passaggi procedurali per raggiungere il pignoramento sono la diffida, il titolo esecutivo e l’atto di precetto – PontileNews.it

Se il documento di diffida non produce gli effetti sperati ed il creditore intende procedere per recuperare il proprio credito, allora è necessario che disponga del cosiddetto titolo esecutivo: è un documento che dimostra l’esistenza di un credito e che questo debba essere realizzato in via esecutiva. Va sottolineato che il documento è soggetto alla prescrizione ordinaria, della durata di 10 anni, e deve esplicitare un diritto di credito di tipo certo, liquido ed esigibile.

Infine, per giungere al pignoramento occorre l’atto di precetto: si tratta di un documento di intimazione a rispettare gli obblighi risultanti dal titolo esecutivo, con l’avvertimento esplicito che, in caso contrario, il creditore procederà all’espropriazione forzata o coattiva. A seguito di ciò, il creditore avrà 90 giorni di tempo per avviare l’esecuzione del pignoramento. Scaduto questo termine di tempo, in caso il creditore intenda procedere, dovrà notificare un nuovo atto di precetto.

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