Incidente stradale: quando è obbligatorio fermarsi per non commettere omissione di soccorso

Quando si commette un incidente bisogna sempre fermarsi per soccorrere, ecco cosa succede se questo non avviene. 

Secondo la legge, fermarsi dopo un incidente è un obbligo. Vi siete mai domandati che cosa succede se questo non avviene e quindi si commette quella che viene definita omissione di soccorso? Sicuramente avrete sentito spesso queste parole.

Quando scatta l'omissione di soccorso
Dopo un incidente siamo obbligati a fermarci e prestare soccorso: cosa succede se non lo facciamo? – Ansa Foto – Pontilenews.it

Ma si verifica ogni volta che avviene un incidente e come funziona? Ci sono dei casi in cui è obbligatorio fermare l’auto e prestare soccorso? Ci sono delle differenze tra sinistro stradale con feriti o morti e una collisione banale avvenuta su una via urbana con lievi danni per i veicoli coinvolti.

Le norme che sono in vigore ammettono condizioni ben precise e spiegano in modo chiaro quando bisogna fermarsi dopo un incidente stradale per evitare di essere accusati del reato di omissione di soccorso. C’è una disposizione nel Codice penale specifica che si unisce al Codice della strada.

Quando è obbligatorio fermarsi dopo un incidente

Sapete cos’è l’omissione di soccorso stradale? Con questa frase si intende la mancata assistenza prestata agli utenti della strada nel caso di incidente. Questo non comprende solo gli automobilisti, ma anche i pedoni o i ciclisti, tutti quelli che sono coinvolti in un sinistro con o senza colpa.

Incidente stradale soccorso
Omissione soccorso quando si verifica (pontilenews.it)

Con il Codice penale si hanno maggiori chiarimenti, i commi 2 e 3 dell’articolo 593 introducono due nuovi elementi. Il primo sostiene che è punibile chi trovando un corpo umano che sia inanimato, una persona ferita o in pericolo, omette di prestare assistenza”. Il terzo comma invece stabilisce che “se da siffatta condotta del colpevole deriva una lesione persone, la pena è aumentata se ne deriva la morte la pena è raddoppiata”.

Pertanto l’automobilista può omettere di prestare soccorso solamente se si trova nelle condizioni di dover ricevere assistenza, quindi se è impossibilitato. È importante sapere che l’automobilista ha l’obbligo di fermarsi e prestare assistenza in caso di incidente ricollegabile al proprio comportamento. Può scattare altrimenti la contestazione di omissione di soccorso. Non importa se non ci sono feriti o vittime. Il reato di omissione di soccorso scatta in tutti i casi. Quindi chi commette un sinistro deve arrestare l’auto e accertarsi delle condizioni di tutti gli utenti della strada.

È dovere dell’automobilista poi non modificare lo stato dei luoghi per facilitare l’intervento delle forze dell’ordine e poi è suo dovere anche salvaguardare la sicurezza della circolazione, scongiurando incidenti a catena. L’omissione di soccorso viene punita con una multa da 294 a 1.174 euro, ritiro della patente da 1 a 3 anni e reclusione da 3 mesi a 3 anni se ci sono feriti anche meno gravi. Se i feriti sono in pericolo di vita si parla di ritiro della patente da 1 anno e 6 mesi a 3 anni e reclusione a 5 anni.

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