Disturbi del comportamento alimentare, in Italia ne soffrono 3 milioni di persone: cosa sono e come si contrastano

Purtroppo molto diffusi sia nella popolazione maschile che in quella femminile, i disturbi del comportamento alimentare sono molti: eccoli.

Chiamati anche DCA, l’acronimo che abbrevia la loro definizione, questi disturbi sono stati inseriti negli ultimi anni nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, segno del fatto che si tratta di patologie complesse e profonde, da trattare sotto molteplici aspetti. Seppur si manifestino con comportamenti specifici che riguardano il cibo, in realtà si radicano in difficoltà e disagi psicologici profondi: ecco quindi quali sono i disturbi del comportamento alimentare e cosa si deve fare se ci si accorge di averne uno.

Disturbi del comportamento alimentare, cosa sapere
Disturbi del comportamento alimentare, cosa sapere e come intervenire (pontilenews.it)

Secondo le ultime stime, in Italia cresce il numero di persone che soffre di disturbi del comportamento alimentare. Nel 2019, più di tredici milioni di persone soffrivano di anoressia e bulimia nervose e più di 41mila, invece, rientravano nella più ampia famiglia di disturbi del comportamento alimentare che non rispondono a nessun disturbo specifico, secondo i criteri di ognuno. Ecco però quali sono le principali patologie e come si può intervenire.

I disturbi del comportamento alimentare: una panoramica

Uno dei più diffusi è sicuramente quello dell’anoressia nervosa, caratterizzato dalla paura di ingrassare e da un alterato rapporto con il proprio corpo, che agli occhi di chi soffre di questo disturbo appare sempre più grasso di quello che è nella realtà. La magrezza causata dall’anoressia nervosa comporta problemi di salute ulteriori che, se non curati in tempo, possono causare anche la morte: questo è il disturbo psichiatrico con il più alto tasso di mortalità. Diversa è invece la bulimia nervosa, che si caratterizza per episodi di enormi abbuffate seguiti da vomito ed altri comportamenti di compensazione.

Disturbi del comportamento alimentare, cosa sapere
Disturbi del comportamento alimentare, cosa sapere e come intervenire (pontilenews.it)

Spesso e volentieri, il medesimo paziente presenta sia anoressia che bulimia nervosa, vivendo fasi anoressiche caratterizzate dalla restrizione e fasi bulimiche caratterizzate dall’eccesso. C’è poi il binge eating disorder, che consiste nelle abbuffate incontrollate: in questo caso, manca la fase della compensazione, per cui questo disturbo porta frequentemente all’obesità. Meno conosciuto è il disturbo evitante-restrittivo dell’assunzione del cibo, caratterizzato da un’apparente mancato interesse nei confronti dell’alimentazione e dall’evitamento di alcuni cibi.

Nel caso in cui si notino comportamenti insoliti in sé stessi o in qualcuno a cui si vuole bene in relazione al cibo e all’alimentazione, è utile parlarne con un medico o, nel caso in cui si tratti di qualcun altro diverso da sé stessi, con la persona in questione. Rendersi disponibili ad aiutare nel percorso di guarigione è importante, così come rendersi conto che c’è un problema: la strada è lunga, ma uscirne è possibile.

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