Extraprofitti delle banche, il governo fa marcia indietro? Cosa succede e quali sono i possibili scenari

Alcuni emendamenti intendono rendere la tassa sugli utili straordinari deducibile ed escludere gli istituti di credito minori: ecco cosa sta succedendo.

Si era capito sin dal principio: l’annuncio estivo del Governo di tassare gli extra-profitti degli istituti bancari ha fatto emergere le reazioni più disparate, a partire da sorpresa, plauso e finanche incredulità fino ad arrivare a delusione, malcontento e non pochi mal di pancia. Questi ultimi, senz’altro, “patiti” innanzitutto dai diretti interessati, ovvero gli istituti bancari, ma anche dal fitto network di partner in affari orbitanti attorno ad essi.

Gli emendamenti di Forza Italia sugli extra profitti bancari: ecco quali sono
La posizione di Forza Italia sugli extra profitti bancari è stata chiarita dal leader del partito Antonio Tajani – PontileNews.it

E lo scorso 11 Agosto, quando il decreto Omnibus che contiene la manovra è entrato in vigore, ecco giungere le prime correzioni, a partire dal tetto massimo di prelievo dello 0,1% dell’attivo totale, che rende l’impatto della misura piuttosto “light”. Inoltre non è stata indicata una stima dei proventi: in altre parole, le entrate previste non sono state specificate, il che potrebbe significare sia la necessità di rivedere presto il provvedimento, con ulteriori emendamenti e modifiche, sia una certa elasticità da parte del Governo sulle aspettative di riscossione.

È risultato Forza Italia il gruppo maggiormente impegnato nell’introdurre modifiche alla bozza originaria. E come ha dichiarato il suo leader, nonché vice-premier del Governo Antonio Tajani, la posizione del partito “rimane invariata. Abbiamo già delineato una serie di emendamenti con l’obiettivo di garantire che i cittadini possano continuare a trarre beneficio dal supporto fornito dal sistema finanziario”. Vediamo quali.

Le proposte del partito di Forza Italia sugli extraprofitti delle banche

Sono tre i principi cardine che il partito di Forza Italia intende introdurre nella norma sugli extraprofitti attraverso gli emendamenti. Il primo, come presentato da Tajani, di applicare “l’esenzione dall’onere fiscale per le banche che non rientrano nella giurisdizione della BCE”, ovvero quelle definite da Forza Italia come banche minori e locali.

Gli emendamenti di Forza Italia sugli extra profitti bancari: quali sono e cosa propongono
Una delle proposte di Forza Italia è di rendere l’imposizione fiscale deducibile per le banche – PontileNews.it

Il secondo è di rendere l’imposizione fiscale deducibile. Ed il terzo, “che questa misura deve rappresentare un’azione eccezionale”. E, per chiarire la posizione di Forza Italia, Tajani ha poi proseguito specificando che “se vi è la necessità di reperire fondi per il bilancio dello Stato, è giustificato considerare anche il contributo delle banche. Tuttavia, è essenziale che tale azione non sia interpretata come ostile”.

Per questo motivo Forza Italia intende approfondire il dialogo con i rappresentanti delle istituzioni bancarie entro il mese di Settembre, ovvero in tempo utile prima della conversione del decreto prevista per il prossimo 10 Ottobre. Ed il destino della manovra, quindi, appare ancora lontano dall’essere chiaro e definito.

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