Prima di acquistare cibo online, vi diciamo che cosa hanno scoperto sui contenitori dei Rider

Cibo online e grandi sorprese spiacevoli: sei certo che acquistare comodamente da casa abbia più vantaggi che altro?

Ultimamente se ne sentono di cotte e di crude, specialmente per quanto riguarda la salute e il benessere in relazione all’alimentazione. Non si deve vivere di ossessioni limitanti, ma senza ombra di dubbio ci sono dei gesti che possono essere deleteri in modo inequivocabile. Tipo cosa? Non ci crederai, ma ordinare del cibo comodamente da casa, è uno dei gesti più pratici e amati dalle ultime generazioni, ma ci sono delle insidie. Non tutti sanno i retroscena di questo sistema.

Cibo online quali sono i rischi
Ecco perché si dovrebbe evitare di comprare online- Pontilenews.it

Mangiare a casa le pietanze del tuo ristorante preferito? Puoi farlo benissimo, una coccola che i tuoi antenati non si sarebbero nemmeno lontanamente sognati! Eppure, dietro tanto comfort ci sarebbero delle insidie che contraddistinguono tutto il sistema del food delivery. A parlare sono gli esperti del settore, i quali riscontrano delle “discordie” non di poco conto.

Anzi si tratta di situazioni gravissime, le quali non solo compromettono la riuscita di una serata in compagnia, ma determinano l’entrare in contatto con agenti patogeni pericolosi. Di analisi micro-biologiche alimentari è una vera esperta Laura Panzironi, responsabile del Laboratorio SiLa, ecco cosa ha scoperto.

Cibo online e verità, ecco i retroscena della vicenda

I detti degli anziani sono veri, ma in certe situazioni vanno contestualizzati: “Se vuoi mangiare bene, mangia a casa… ma cucina tu!” Ebbene, quello che stiamo per mostrare farebbe rabbrividire e gelare il sangue a chiunque.

Cibo online perché fa male alla salute
Ecco perché si dovrebbe evitare di comprare online- Pontilenews.it

Un agglomerato di germi e batteri è quello che c’è dentro il cibo che viene spedito a casa con i malcapitati raider di turno. Un lavoro onesto, ma stancante e ai limiti delle forze, perché macinano kilometri e devono essere sempre a disposizione qualsiasi sia la situazione climatica.

Quindi, mentre stai in casa e ordini comodamente dal cellulare, Laura Panzironi chiarisce alla rivista Gambero Rosso, qualcosa di sconcertante. Attraverso i risultati delle sue analisi ha scoperto cosa mangi insieme alla tua ciotola di Poke o al cheeseburger con triplo formaggio: <<Sul fondo e sulle pareti laterali del box sono state trovate più di 200 colonie di batteri!>>

In proporzione c’è circa il triplo della sporcizia e germi che potresti trovare nel pavimento di un ristorante, che se si trovasse in una situazione del genere, dovrebbe assolutamente chiudere per violazione di norme igieniche! Di solito a controllare che tutto sia in regola sono le seguenti figure: Asl, Nas, e Icqrf, ma in questi casi non sembrano avvenire del tutto. Perché nella fase di trasporto l’efficienza del controllo potrebbe venire meno.

Secondo quanto prestabilito dall’HACCP, Hazard-Analysis and Critical Control Points, regole ideate negli anni Sessanta dalla Nasa, per assicurare condizioni di sicurezza il cibo caldo dovrebbe essere conservato ad una temperatura di 60°C a 65°C. Mentre quello freddo in contenitori che non superano i 10°.

Insieme a questa condizione ne subentra un’altra. Non meno importante c’è il rispetto della catena del freddo, cioè il cibo dovrebbe essere trasportato su veicoli muniti di contenitori con attestazione Atp. Ma è qui che la situazione cozza, perché i mezzi adibiti a questo compito non sono le biciclette, ma come minimo motocicli.

Impostazioni privacy