Farmaci dimagranti e contro il diabete potrebbero indurre al suicidio | Grave allerta

Massima allerta per questi farmaci contro il diabete e per il dimagrimento: le analisi parlano chiaro, favoriscono il suicidio.

Quando acquistiamo ed assumiamo un farmaco, spesso se lo conosciamo e lo prendiamo frequentemente non leggiamo neanche più il foglietto illustrativo e le potenziali controindicazioni. Di fatto, però, ogni pastiglia ed ogni pillola apportano nel nostro corpo delle sostanze chimiche utilissime e fondamentali ma, dall’altro lato, potenzialmente pericolose. Pensiamo a un banale effetto collaterale come il vomito, frequente nei foglietti illustrativi di molti antibiotici: per quanto innocuo, è fastidioso e fa stare male. Da oggi, massima attenzione a questi farmaci: hanno un effetto pericolosissimo.

Questi farmaci inducono al suicidio
Questi farmaci inducono al suicidio: sono contro il diabete – Pontilenews.it

Se da un lato c’è chi è terrorizzato dagli effetti collaterali dei farmaci e non ne assume mai neanche uno per paura di stare male, dall’altro lato c’è chi considera le pillole come caramelle e per qualsiasi dolorino ne prende una. In realtà, il giusto sta nel mezzo, come sempre. Se però avete il diabete o state dimagrendo e state assumendo specifici farmaci per queste due condizioni, occhi aperti: la scienza l’ha detto in modo chiaro.

Effetto collaterale tremendo: induce al suicidio

L’indagine dell’EMA è stata ufficialmente aperta: alcuni farmaci prescritti per la perdita di peso o per la cura del diabete di tipo 2 aumenterebbero il rischio di suicidio. Le segnalazioni alle autorità per azioni autolesionistiche o tentativi di togliersi la vita di pazienti in cura con questi farmaci sono ben 150 e, al momento, i principi attivi sotto accusa sono due: si tratta del semaglutide e del liraglutide.

Questi farmaci inducono al suicidio
Questi farmaci inducono al suicidio: sono contro il diabete – Pontilenews.it

Nello specifico, i nomi commerciali dei farmaci in questione sono Ozempic, Saxenda e Wegovy, prescritti soprattutto a pazienti in cura per il diabete di tipo 2 e a soggetti in percorsi di dimagrimento. I primi allarmi di questo tipo sono arrivati dall’Islanda, la cui agenzia del farmaco è stata la prima ad iniziare le indagini.

In tutto il mondo, sono 20 milioni i pazienti che assumono periodicamente questi farmaci e, recentemente, proprio questi principi attivi sono tornati alla ribalta a causa della moda, proposta e lanciata da alcune star sul web, di assumerli anche senza prescrizione medica, solo per perdere qualche chiletto. Ovviamente ogni persona in cura con questi principi attivi non prenda decisioni in autonomia, ma si rivolga al proprio medico curante, il quale saprà analizzare la situazione e leggere tutti gli aggiornamenti del caso: il panico è il peggior consigliere.

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