Ora che la maggior parte delle transazioni è effettuata tramite carta di credito, la mancia diventa un problema. Come è stata regolamentata tramite pos?
Adesso che la maggior parte delle transazioni vede l’utilizzo della carta di credito e quindi del pos, risulta poco chiaro come funziona il regolamento sulla mancia. In Italia non è diffusa come in America, la cortesia che si fa al personale, come ringraziamento per il servizio non è un obbligo, ed è anche piuttosto rara.
Nonostante ciò, coloro che sono abituati a lasciare la mancia, adesso si chiedono se sia comodo andare in giro con contante per lasciare qualche euro di ringraziamento anche avendo pagato il conto tramite carta di credito. Ovviamente sembra superfluo sottolineare che sia poco comodo. E e ci si chiede in un futuro digitalizzato, neanche troppo lontano, in cui il contante verrà utilizzato sempre di meno, quale sarà il destino della mancia al personale. Come si potrà cedere tramite carta di credito?
Come pagare la mancia con pagamento elettronico? Quali sono le nuove regolamentazioni
Come distinguere tra prezzo della cena e tips se il pagamento viene fatto “in un’unica transazione” al ristorante? E come metterla con le imposte su quella “cifra aggiunta a titolo volontario”? Come verrà girata ai dipendenti con certezza? Una piccola questione intricata, spiega anche il Gambero Rosso, che è stata “risolta” dalla Legge di Bilancio del 2023 (la n. 197 del 29 dicembre 2022, all’art.1 commi da 58 a 62, per la precisione).
Anche se in Italia la mancia ceduta con contante non viene tassata in quanto lasciata nei contenitori appositi sul bancone, in realtà per legge si tratta comunque di reddito da lavoro dipendente. E in quanto parte del reddito sono soggette a tassazione già dal 1997.
Insomma, le mance “devono essere dichiarate e tassate” per legge. Come il resto del reddito, non si tratta di una novità della Legge di Bilancio del 2023. La novità invece rimane sul fatto che siano appellabili a un regime specifico. Possono essere cedute tramite pagamento elettronico con un Irpef nella misura ridotta del 5%.
A “stornare” poi la parte dovuta dal dipendente da quella destinata all’azienda, “ci pensa il datore di lavoro cui viene formalizzato il ruolo di sostituto d’imposta”, viene spiegato dal Gambero sul mensile. Rimane quindi un impegno in più da parte del proprietario dell’attività che dovrà ricordare le mance, la tassazione e la divisione per dipendente. Molti pos, inoltre, danno almeno la possibilità di dividere la mancia dal conto in modo da rendere più facile i conteggi. Non ci sarà bisogno di particolari tecnologie.