I primi segnali di una grave malattia polmonare da non sottovalutare: fai attenzione

Ci sono alcuni sintomi da non sottovalutare perché costituiscono il segnale di una patologia molto pericolosa. Facciamo chiarezza.

Spesso si possono manifestare alcune problematiche di salute che tendiamo con superficialità a sottovalutare immaginando che non costituiscano niente di grave. In realtà possono rappresentare il segnale di alcune patologie molto serie e per certi versi pericolosi, tanto che in alcuni casi ci troviamo davanti ai sintomi di malattie addirittura croniche ed incurabili che vanno diagnosticate in tempo per evitare che la situazione vada peggiorando drasticamente.

I sintomi di una grave malattia da non sottovalutare
La malattia cronica e incurabile: ecco come riconoscerla subito – Pontilenews.it

Analizziamo dunque con attenzione uno di quei casi, ovvero quali segni del proprio corpo valutare chiedendo consulenza di medici esperti e la malattia associata ai sintomi da non prendere sottogamba.

Il sintomo di una malattia grave ed incurabile: attenti a questo campanello d’allarme

La patologia in questione si chiama BPCO, meglio nota come broncopneumopatia cronica ostruttiva. Stiamo facendo riferimento ad una malattia davvero pericolosa dal momento che, non solo va a limitare il flusso d’aria nei polmoni, ma che è anche cronica ed incurabile. E spesso viene ‘segnalata’ da un sintomo comune che viene ignorato, non immaginando che possa rappresentare il campanello d’allarme.

Quando la tosse è un sintomo preoccupante
BPCO, cos’è questa malattia e come riconoscerla – Pontilenews.it

Lo hanno spiegato diversi infermieri e medici esperti spiegando che qualora questo sintomo vada a persistere per un periodo di tempo prolungato, tanto più se questo non era mai successo prima, vada subito consultato un esperto per effettuare esami ed approfondimenti clinici. Il sintomo in questione è la tosse, un segno, “spesso trascurato della BPCO. Può causare la produzione di espettorato, ma può anche essere una tosse secca”. Il medico deve essere consultato anche qualora essa non sembri essere correlata ad alcuna malattia.

La malattia in questione è progressiva ed è correlata ad un’infiammazione a danno del tessuto polmonare. Sul lungo periodo la conseguenza è un consistente calo della capacità respiratoria a causa di un cosiddetto ‘rimodellamento dei bronchi‘. Inoltre chi è affetto da questa malattia diventa, a lungo andare, maggiormente predisposto a contrarre infezioni respiratorie di origine batterica ma anche virale o fungina. L’altro sintomo ad essa associato oltre alla tosse è la dispnea e sovente compare anche una respirazione ‘sibilante’. In particolare la tosse diventerà cronica e sarà particolarmente intensa durante la mattina, con possibile formazione di muco. Invece la comparsa della dispnea è graduale e andrà peggiorando nell’arco di alcuni anni fino al punto da rendere difficoltoso svolgere diverse attività quotidiane.

Per diagnosticarla si fa riferimento alla spirometria andando ad effettuare la misurazione della capacità polmonare. Sono previsti quattro esiti, dallo stadio 0 meno ‘grave’ al terzo, con capacità respiratoria fortemente ridotta e rischio di insufficienza cardiaca o respiratoria. Come dicevamo non esiste una cura ma vi sono farmaci e trattamenti per, specialmente se diagnosticata per tempo, gestirne la progressione, rallentandola e riducendo i sintomi.

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