Arrivano 100€ in busta paga in più ma non per tutti: ecco chi sono i fortunati

La busta paga sarà più ricca di 100 euro per alcuni lavoratori. La conferma dell’INPS è arrivata, vediamo chi potrà sorridere.

Lo sgravio contributivo aggiuntivo introdotto dal Governo Meloni ci sarà realmente e porterà aumenti in busta paga ma non per tutti.

Bonus 100 euro in busta paga
Chi riceverà 100 euro in più – Pontilenews.it

Il 13 settembre l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha presentato il XII Rapporto annuale riportando la notizia attesa dai lavoratori. Il taglio del cuneo fiscale previsto dal Governo Meloni ad inizio 2023 ha portato aumenti in busta paga è da ottobre a dicembre i vantaggi saranno ancora più tangibili.

Pochi euro in più che fanno comodo in un periodo di crisi economica, in cui gli stipendi sembrano non bastare mai per far fronte a tutte le spese. Ricordiamo che già il Governo Draghi aveva introdotto il taglio ma con percentuali più basse e, dunque, cifre “insignificanti” in più al mese per i lavoratori. Con il nuovo esecutivo gli aumenti arriveranno fino a 100 euro. Vediamo per chi.

Busta paga più ricca di 100 euro, ecco per quali lavoratori

Lo sgravio del 2% del Governo Draghi ha portato aumenti sotto i 20 euro per il 25% dei beneficiari. Solo il 5% di essi ha avuto incrementi sopra i 50 euro. Ad ottobre 2023, invece, le cifre saranno differenti.

Aumenti in busta paga da ottobre
La verità sugli aumenti del taglio del cuneo – Pontilenews.it

L’attuale esecutivo ha portato lo sgravio al 6% per gli stipendi compresi tra 1.923 e 2.692 euro e al 7% per gli stipendi sotto i 1.923 euro (circa 25 mila euro di reddito all’anno). Ma c’è di più. Queste percentuali sono retroattive da luglio 2023. Significa che arriveranno anche gli arretrati a far crescere la busta paga.

In generale, alcuni lavoratori riceveranno 123 in più con il nuovo sgravio che, ricordiamo, sarà applicato fino a dicembre. Questo, però, l’importo lordo presente nel rapporto dell’INPS. Significa che la sorpresa in realtà sarà “rovinata” dalla solita IRPEF.

Con la minore aliquota contributiva si risparmia ma si deve considerare la maggior IRPEF applicata che si calcola sull’imponibile lordo al netto dei contributi. Diminuendo, cresce la base di calcolo dell’IRPEF.

Arriveranno 123 euro (o 100)? No, in busta paga ci saranno massimo 98,56 euro per voler essere precisi per chi ha retribuzione lorda di 35 mila euro. La cifra diminuisce per i redditi sotto questo importo arrivando ad un aumento complessivo tra luglio e dicembre di 44,92 euro con una retribuzione lorda di 10 mila euro.

I lavoratori accettano, naturalmente, qualsiasi cifra in più e temono che dal 2024 gli stipendi possano ridursi senza più sgravio. Supporre una conferma dal taglio contributivo anche per il prossimo anno è difficile considerando i costi che comporta per lo Stato. Servirebbero dieci miliardi di euro.

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