Arrivano brutte notizie durante il mese di settembre per quanto riguarda alcune pensioni: pagamenti sospesi. Ecco perché.
Non c’è pace per moltissimi cittadini italiani, già alle prese con i continui rincari dei prezzi dei beni alimentari, del carburante e dell’energia.
A questi problemi se ne potrebbe presto aggiungere un altro relativo all’assegno della previdenza sociale. Infatti, durante il mese di settembre potrebbero arrivare delle notizie pessime per moltissimi pensionati. C’è infatti chi vedrà i propri pagamenti sospesi per via di alcuni problemi. Ma vediamo insieme di che cosa si tratta, come funzionano le sospensioni e come evitare di non ricevere più il proprio assegno.
Pagamenti pensioni sospesi a settembre . Ecco perché
Non sempre chi percepisce la pensione può vivere tranquillo senza almeno il problema della ricezione regolar del proprio assegno mensile. Purtroppo, infatti, a volte possono esserci problemi oppure semplici prassi che l’Inps deve eseguire per la corretta erogazione degli importi dovuti. Per il mese di settembre sono previste infatti delle sospensioni dei pagamenti di alcune pensioni. I pensionati che si trovano all’estero, infatti, dovranno dimostrare di essere ancora in vita per poter continuare a ricevere il pagamento, in caso contrario questo verrà sospeso.
A partire dal 20 settembre, fa sapere l’Inps, inizierà la seconda fase di accertamento in vita dei pensionati italiani che risiedono all’estero. Si tratta dei cittadini che risiedono nei Paesi dell’America, in Asia, nell’Estremo Oriente, nei Paesi Scandinavi, nell’Est Europa e nei Paesi limitrofi. Successivamente, verranno presi in considerazione anche i cittadini residenti nei vari Paesi europei, in Oceania e Africa. Tuttavia, ci saranno alcune categorie che non saranno incluse nella fase di accertamento. Si tratta di quei pensionati interessati dagli scambi mensili di dati anagrafici tramite le istituzioni tedesche e svizzere, con la Caisse Nationale d’Assurance francese e coloro che hanno riscosso una rata della pensione presso gli sportelli della Western Union.
Verranno inoltre esclusi i residenti in Belgio che beneficiano dei trattamenti pensionistici comuni e coloro che hanno già ricevuto una sospensione dei pagamenti. Le prime richieste di accertamento, dunque, partiranno dal 20 settembre 2023, mentre i pensionati avranno l’obbligo di rispondere entro la scadenza del 18 gennaio 2024. Ad occuparsi della verifica dell’accertamento in vita sarà la Citibank N.A che invierà una lettera agli interessati, con allegato un modulo da compilare. Verranno inoltre fornite le istruzioni per la compilazione del modulo, oltre ad una documentazione di supporto e i contatti per informare il Servizio Citibank.