Il 2 ottobre è una data fondamentale per tutti coloro che aspettano il ravvedimento speciale per sanatoria. Perché?
Il ravvedimento speciale per sanatoria viene concesso dallo Stato per una ragione specifica. Serve a regolarizzare tutte le violazioni che riguardano le dichiarazioni del periodo di imposta dal 31 dicembre 2021 fino a quelli precedenti. In questo modo è possibile saldare le tasse arretrate, seppur sia previsto soltanto una parte del pagamento totale.
Questa possibilità agisce soltanto sulle sanzioni già applicate, così da abbassarle in maniera drastica e permettere all’utente di sistemare i debiti in tempo. Inoltre paga una cifra decisamente più bassa e diventa molto semplice gestirli. Il metodo assicura all’utente una procedura sicura e facile da seguire per riuscire a pagare senza problemi alcune sanzioni. Ma quando si potrà accedere a questo strumento?
All’inizio il termine di pagamento era previsto per il 31 marzo, che poi è stato spostato al 30 settembre e infine al 2 ottobre dato che cadeva in un giorno lavorativo. Le sanzioni, per fortuna, possono essere pagate entro quella data o rateizzate se non si ha la possibilità di saldarle in una sola volta. In questo caso sono previste soltanto 8 rate da versare entro il 20 dicembre 2024, con una percentuale di interesse annuo pari al 2%.
Pagando delle sanzioni con il ravvedimento speciale per sanatoria, come funziona: attento alle date di scadenza
Inoltre non bisogna richiederlo. Tutto quello che serve è iniziare a versare la prima rata a partire dal primo mese (il 2 ottobre), così da ottenere i benefici per la gestione delle sanzioni. Molte persone commettono l’errore di dimenticarsene pagandole in momenti poco opportuni, cioè in dei giorni casuali dei mesi dell’anno. In realtà lo Stato prevede che il pagamento delle sanzioni avvenga nell’ordine previsto della rateizzazione, quindi è necessario fare molta attenzione.
È bene ricordare che le rate si suddividono in otto mesi differenti, con le loro rispettive date di scadenza. Parliamo del 31 ottobre, 30 novembre, 20 dicembre, 31 marzo 2024, 30 giugno 2024, 30 settembre 2024 e 20 dicembre 2024. Queste sono le date di scadenza che devono essere tenute a mente, altrimenti si rischia di pagare a costo pieno le sanzioni.
Meglio evitarlo in questo caso fintanto che ce n’è la possibilità. Chi ha problemi con i pagamenti non dovrebbe mai dimenticarsi queste date di scadenza. Sono molto importanti in fin dei conti, ecco perché è uno degli strumenti più usati.
