Finalmente è stato raggiunto l’accordo per quanto riguarda le regole Euro 7, con l’Europa che ha seguito l’esempio dell’Italia.
I governi europei hanno trovato un accordo sulle regole Euro 7 per le emissioni inquinanti dei veicoli in circolazione. Tuttavia, c’è un dibattito sulle tempistiche di intervento, con un possibile estensione del periodo di due anni e mezzo per l’applicazione delle nuove disposizioni.
Gli standard Euro 7 includono limiti per le emissioni prodotte dai freni e dalle microplastiche degli pneumatici, e saranno applicati a tutti i veicoli, compresi quelli elettrici. L’obiettivo è evitare di diffondere i veicoli elettrici come soluzione futura senza evidenziarne i limiti inquinanti.
Gli standard Euro 7 prevedono minori emissioni di polveri e microplastiche, durata maggiore dei catalizzatori e dei filtri, test di inquinamento più rigidi, taglio delle emissioni di NOx, ammoniaca NH3, formaldeide e particolato, maggior durata degli accumulatori per le auto a batteria e test di emissioni reali effettuati su strada. Anche le auto elettriche dovranno rispettare questi dettami.
Euro 7: il compromesso che è stato raggiunto
La presidenza spagnola della UE ha proposto un compromesso tra i vari Paesi riguardo alle norme sulle emissioni di gas esausti. Tuttavia, il testo è ancora aperto e potenzialmente modificabile. Alcuni governi non ritengono necessario proseguire al di là di Euro 6, considerando gli accordi per la decarbonizzazione del settore non oltre il 2035.
Il compromesso attuale porterebbe al mantenimento delle regole attuali per gli standard Euro 6 per quanto riguarda i gas di scarico, ma ci sono ancora discussioni in merito alle emissioni di pneumatici e freni.
Le ambizioni iniziali di limiti più bassi per auto e furgoni e limiti più stringenti per autobus e autocarri sembrano depotenziate. Il mercato delle auto elettriche sta crescendo rapidamente in Europa, con un aumento del 21% delle immatricolazioni nel solo mese di agosto 2023.
L’Italia ha registrato un aumento del 11,9%, mentre la Germania e la Francia hanno visto aumenti a due cifre. Nel complesso, le immatricolazioni di veicoli elettrici sono cresciute del 17,9% dall’inizio dell’anno.
Nonostante la crisi economica e i costi della vita in aumento, l’aumento dei prezzi del carburante sta spingendo sempre più persone a considerare l’acquisto di un’auto elettrica come un investimento conveniente.
Tuttavia, la rivoluzione è probabilmente guidata dall’inflazione più che dalla volontà di fare la differenza ambientale. Il Consiglio Competitività ha approvato il nuovo regolamento Euro 7, che per la prima volta coinvolge auto, furgoni e veicoli pesanti in un unico atto giuridico.
Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha espresso soddisfazione per il compromesso raggiunto. Questo permette di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente senza inficiare il sistema industriale.
La linea italiana ha portato a un rinvio di circa due anni per l’adozione della normativa, consentendo alle aziende di avere più tempo per la riconversione. La transizione green sarà un po’ più lenta, con la conferma dei valori Euro 6 per i motori a combustione interna e minori stravolgimenti per le industrie, che potranno indirizzare più fondi verso la transizione all’elettrico.