Se anche il tuo bambino soffre di nausea e di mal d’auto, ecco come puoi aiutarlo a vivere meglio gli spostamenti: fallo per lui.
Quando si hanno dei figli piccoli, organizzare e viversi le vacanze non è affatto una passeggiata. I bambini, infatti, hanno molte più esigenze degli adulti ed è necessario tenerle in considerazione, affinché la settimana di ferie non diventi un incubo ad occhi aperti. Uno dei dubbi più importanti riguarda il trasporto: molti bambini, infatti, soffrono di mal d’auto e il viaggio verso il mare può diventare per loro fonte di malessere e di nausea. Ecco come contrastarlo.
Se da un lato tante famiglie scelgono di spostarsi in aereo, proprio per la comodità del mezzo di trasporto e per la sua velocità, altre invece sono costrette per forza di cose a prendere l’automobile. In questo caso, conoscere i propri figli, il modo in cui sopportano o non sopportano l’automobile ma soprattutto quali sono i modi migliori per non farli stare male è essenziale: ecco i nostri consigli.
Mal d’auto nei bambini: contrastalo così
Chiamato mal d’auto ma più propriamente da definire “cinetosi”, il senso di nausea e vomito che prende soprattutto i bambini quando sono in auto è molto diffuso ed estremamente fastidioso. Secondo alcune stime, colpisce un bambino su tre ed è causato dall’ipersensibilità del centro dell’equilibrio, che si trova all’interno dell’orecchio. I primi sintomi sono quelli della sudorazione fredda, del pallore e del giramento di testa e, se non fermati in tempo, possono concludersi con un episodio di vomito.
Per aiutare i propri bambini nell’evitare questi sintomi, è importante farli viaggiare a stomaco vuoto o, se questo non è possibile, preferire pasti leggeri e asciutti nelle ore precedenti la partenza. Durante il viaggio, gli si può concedere qualche snack secco o qualche biscotto, così da spezzare la fame ed evitare però l’insorgere della nausea.
Un rimedio utile è quello del sonno: i bambini che dormono, infatti, sono decisamente meno esposti al mal d’auto, così come quelli intrattenuti con dei giochi o delle storie, in grado di distogliere la loro attenzione dal malessere. Se il bambino è sveglio, però, è importante che guardi sempre avanti e mai di lato o, peggio ancora, dietro. Nel caso in cui i disturbi siano forti ed invalidanti, si può chiedere al proprio pediatra un sostegno farmacologico.
