L’acquatrekking sta spopolando anche in Italia: di cosa si tratta e quali sono le mete migliori per praticarlo

L’acquatrekking è la nuova attività outdoor che sta entusiasmando gli italiani. Vediamo come si pratica e in quali luoghi.

Un’attività sportiva diversa, all’aria aperta e a contatto con la natura. Volete provare l’acquatrekking e rigenerare mente e corpo? La bella stagione è il momento migliore per praticare acquatrekking. Si tratta di un’attività legata al tradizionale trekking, la forma di escursionismo più praticata ad alta quota, ma con l’aggiunta di un particolare. La camminata tra la natura si fa nell’acqua.

Cos'è l'acquatrekking e dove farlo
Cos’è l’acquatrekking e dove farlo – Pontilenews.it

L’acquatrekking prevede tratti da percorrere sui sentieri e camminate da fare risalendo fiumi e torrenti per ammirare l’ambiente fluviale. Tutti possono praticare questo sport a condizione di essere un minimo allenati e di appoggiarsi ad una guida del posto che conosce bene il percorso da seguire.

In Italia sono svariati i territori che consentono di praticare acquatrekking. Sia sulle Alpi che sugli Appennini ci sono molti fiumi che permettono la camminata nelle acque circondati da paesaggi mozzafiato. Vediamo, dunque, quali sono i posti migliori da esplorare.

Dove fare acquatrekking in Italia

Per praticare l’acquatrekking occorre indossare i SAW, Suit Acquatrekking Waterproof ossia tute impermeabili con stivali molto simili a quelle indossate dai pescatori. Questi SAW hanno uno stivale con suoletta anti-scivolo e una sacca a tenuta stagna per riporre il materiale dell’escursionista.

Dove fare acquatrekking in Italia
I luoghi migliori per l’acquatrekking – Pontilenews.it

Come prima meta per fare acquatrekking non possiamo che consigliare il luogo in cui è nato, il Parco Nazionale del Pollino. Siamo tra Basilicata e Calabria e sono disponibili vari percorsi adatti a diversi livelli di preparazione fisica. Il Comune di riferimento è Viggianello (provincia di Potenza), un piccolo borgo del Parco del Pollino.

Un percorso è più facile, un altro più impegnativo ma entrambi rispettano flora e fauna fluviale. Il tempo per percorrere il primo giro è di un’ora e mezza, sale a tre ore l’impegno per il secondo giro (riservato ai maggiori di 14 anni) che si fa in gruppo.

Passeggiate fluviali più semplici si possono fare sul fiume Sele in Campania o presso i laghetti d’Avola in Sicilia. Esperienze simili si possono vivere, poi, in Sardegna soprattutto presso il rio Flumineddu e il Rio San Girolamo. Spostandoci in Abruzzo c’è il fiume Imele che si presta ad una passeggiata tra le acque mentre nel Lazio l’esplorazione è possibile vicino le Gole del Farfa.

Come detto l’Italia si presta a questo tipo di attività ma per saperne di più e scegliere la meta perfetta è bene contattare le associazioni escursionistiche.

Impostazioni privacy