Dormire bene è purtroppo un lusso per pochi. Ma basta adottare qualche piccolo accorgimento per migliorare nettamente la qualità del sonno (e allungare la vita).
Vuoi vivere più a lungo? Devi dare la priorità al sonno. Dati alla mano, seguendo cinque buone abitudini di sonno è possibile aggiungere quasi cinque anni all’aspettativa di vita di un uomo e quasi 2,5 anni a quella di una donna. A dirlo è un nuovo studio scientifico. “Se si adottano una serie di accortezza, si avranno maggiori probabilità di vivere più a lungo”, ha detto il coautore dello studio, Dr. Frank Qian, ricercatore clinico in medicina presso la Harvard Medical School e medico di medicina interna presso il Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston.
“Se possiamo migliorare il sonno in generale, e identificare i disturbi del sonno è particolarmente importante, potremmo essere in grado di prevenire almeno in parte le morti premature“, ha aggiunto Qian. Il punto è: come?
Innanzitutto, dovremmo assicurarci di dormire almeno 7-8 ore a notte. E questo è difficile per molte persone (statistiche alla mano, circa 1 adulto su 3 ha un deficit di sonno). Ma non si tratta solo di stare a letto più a lungo: è importante anche avere un sonno ininterrotto e riposante, senza svegliarsi durante la notte o senza difficoltà ad addormentarsi e sentendosi ben riposati quando ci si sveglia. E, naturalmente, non si dovrebbe ricorrere ai farmaci per prendere sonno. Facile a dirsi ma non sempre a farsi…
La ricetta del sonno perfetto
Il sonno irregolare può essere dannoso per il cuore, secondo lo studio in questione. “Stiamo parlando non solo di qualità e quantità del sonno, ma di regolarità: si tratta di dormire bene notte dopo notte”, ha detto il Dr. Raj Dasgupta, specialista del sonno e professore associato di medicina clinica presso la Keck School of Medicine della University of Southern California.
“Studi recenti hanno dimostrato che l’irregolarità nei tempi e nella durata del sonno risulta collegata ad anomalie metaboliche e a un più alto rischio di malattie cardiovascolari“, ha aggiunto. “Incoraggiare il mantenimento di programmi di sonno regolari con durate di sonno coerenti può essere una parte importante delle raccomandazioni sullo stile di vita per la prevenzione delle malattie cardiache”.
Lo studio preliminare, presentato nei giorni scorsi dall’American College of Cardiology, ha analizzato i dati di oltre 172.000 persone che hanno risposto a questionari tra il 2013 e il 2018 nell’ambito del National Health Interview Survey. A ciascuna delle cinque sane abitudini del sonno – addormentarsi facilmente, rimanere addormentati, dormire 7-8 ore per notte, svegliarsi riposati e non aver bisogno di farmaci per prendere sonno – è stato assegnato un numero.
Rispetto agli individui che avevano zero o uno fattori di sonno favorevoli, quelli che avevano tutti e cinque presentavano il 30% in meno di probabilità di morire per qualsiasi motivo, il 21% in meno per malattie cardiovascolari, il 19% in meno per tumori e il 40% in meno per cause diverse. Non solo. Gli uomini che seguivano tutte e cinque le abitudini di sonno sane avevano un’aspettativa di vita maggiore di 4,7 anni rispetto agli altri. L’impatto risulta molto più modesto per le donne: 2,4 anni in più.
La buona notizia per chi dorme male
La buona notizia è che si può facilmente allenare il cervello a dormire meglio seguendo una buona “igiene del sonno”. Le regole? Andare a letto alla stessa ora quasi tutte le sere e alzarsi alla stessa ora quasi tutte le mattine, anche nei fine settimana e nei giorni festivi. Assicurarsi che l’ambiente di sonno sia ottimale (più fresco e più scuro è, meglio è, e possibilmente isolato da rumori). E ancora, evitare l’alcol prima di andare a letto: può sembrare che ti addormenti più facilmente, ma quando il fegato finisce di metabolizzare l’alcol alle 3 del mattino, il corpo si sveglia…
