Crisi climatica, gli esperti in allarme: a lungo termine ci saranno serie conseguenze

Il clima impazzito a lungo andare rischia di produrre serissime conseguenze in grado di mettere in pericolo la vita umana.

Gli esperti sono allarmati per quello che potrebbe accadere se le temperature continuassero ad aumentare. Gli equilibri naturali sono sempre più scossi dalla crisi climatica, tra temperature sempre più calde e specie animali in via d’estinzione o alla ricerca di nuovi habitat (dove però rischiano di rompere gli equilibri preesistenti).

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Gli effetti della crisi climatica col tempo potrebbero rivelarsi catastrofici – Pontilenews.it

Al tempo stesso avanza senza sosta lo scioglimento dei ghiacciai, si innalza il livello dei mari. Anche il mondo vegetale non se la passa bene, con diverse specie arboree a rischio estinzione mentre altre potrebbero incontrare serie difficoltà. Lo ha rivelato uno studio recente che ha destato non poche preoccupazioni tra gli esperti.

Crisi climatica, quali conseguenze a lungo termine minacciano le foreste

Come si sa il “polmone verde” del pianeta è costituito dalle foreste tropicali, preziosa risorsa contro la crisi climatica per la loro capacità di assorbire, mediante il processo di fotosintesi, grandi quantità di carbonio dall’atmosfera.

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Foreste tropicali, a rischio il polmone verde del pianeta – Pontilenews.it

Tuttavia l’aumento delle temperature rischia di mettere a rischio questo processo negli alberi tropicali, al punto da bloccarlo completamente. Il rischio di un blocco del processo di fotosintesi clorofilliana è paventato dalla rivista Nature, che ha di recente pubblicato uno studio che evidenzia come le foglie di alcuni alberi tropicali potrebbero non essere in grado di sopportare l’afa derivante da temperature sempre più elevate.

La crisi climatica metterebbe in pericolo proprio la fotosintesi. Dai calcoli degli esperti risulta che la soglia critica si attesta, mediamente, intorno ai 46.7 gradi centigradi. A queste temperature le foglie finiscono per andare in sofferenza, compromettendo la capacità di fotosintesi delle piante tropicali. Uno scenario che non appare certo inverosimile se consideriamo che anche nei periodi di maggior secchezza i 40 gradi si raggiungono facilmente nella foresta tropicale.

Regna dunque grande preoccupazione tra gli scienziati, che hanno lanciato l’allarme. Se, come previsto da alcuni scenari di analisi sul possibile sviluppo della crisi climatica, le temperature globali dovessero aumentare di altri 4 gradi l’effetto sulle foreste tropicali sarebbe devastante. Al momento però gli scienziati si dicono convinti che il danno sia ancora recuperabile e quindi non irreversibile.

Gli ecosistemi naturali possono ancora essere salvati, ricordano gli scienziati, se tutti i Paesi del mondo sapranno unirsi in uno sforzo comune per mitigare il clima.

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