Persone fragili, sole e anziane, è questo l’identikit delle vittime scelte dai truffatori senza scrupoli per mettere in atto i loro piani criminali.
Ormai le truffe nei confronti degli anziani sono all’ordine del giorno. Sono il bersaglio preferito di chi vuole ingannare facilmente qualcuno. I malfattori carpiscono con semplicità la loro fiducia, e attraverso stratagemmi e raggiri sempre diversi, riescono a introdursi nelle loro abitazioni, spesso li drogano o li picchiano, agiscono indisturbati al fine di rubare i risparmi tenuti in casa, oggetti di valore e anche carte con relativi pin.
Si sa, le persone sole, soprattutto ad una certa età, hanno bisogno di compagnia, di qualcuno che stia con loro e questa necessità spesso li spinge a fidarsi di chi non dovrebbero. I truffatori osservano e studiano movimenti e abitudini delle loro papabili vittime.
Molte volte si fingono tecnici della luce o del gas, altre volte persone bisognose, e si fanno invitare ad entrare in casa, dove agiscono senza scrupolo alcuno. Stesso copione per l’ultimo caso avvenuto in provincia di Brescia, che vede come protagonisti della storia, un’anziana che vive da sola, altre due donne e un ragazzo sedicente disabile.
L’ultimo episodio avvenuto a Mompiano: truffa ai danni di un’anziana
Tre persone, due signore e un ragazzo, apparentemente disabile, hanno bussato alla porta di una anziana signora che vive da sola in provincia di Brescia. Le donne si sono finte vecchie amiche della signora, e le hanno raccontato che il ragazzo era il figlio di una delle due, un ragazzo in difficoltà, sfortunato, bisognoso, e con queste bugie sono riuscite a carpire la fiducia dell’anziana.
La signora, contenta di aver ricevuto quella visita, è stata felice di preparare un caffè alle sue due vecchie amiche, di cui non si ricordava molto bene, ma pazienza, un caffè non si nega a nessuno, soprattutto a persone che soffrono e che hanno problemi. E così i tre sono riusciti ad introdursi nell’appartamento della malcapitata e a dar forma al loro piano: hanno drogato il caffè che la signora aveva preparato, con una sostanza ancora da identificare.
L’anziana signora si è sentita subito frastornata, confusa, così le due donne ne hanno approfittato per rubare le carte dell’anziana con i relativi pin, per poi fuggire via e iniziare subito a prelevare denaro dai conti della vittima. La signora, allertata dalle notifiche del cellulare che l’avvertivano dei prelievi, ha contattato un nipote che ha subito sporto denuncia presso i carabinieri.
Sempre i carabiniere, attraverso i pagamenti che il terzetto ha effettuato con la carta della signora, sono risaliti all’ultimo negozio visitato dal trio, una profumeria in cui due donne dell’Est hanno fatto un pagamento di 500 euro. Alla signora, ricoverata per alcuni giorni in ospedale per lo stato confusionale che perdurava, sono stati rubati 4.000 euro.