Ondata di sfratti, ma basta un piccolo errore per renderlo nullo e addio casa | Come farlo correttamente

È in corso un vero e proprio boom di sfratti per via della crisi economica, ma c’è un errore che può renderlo nullo: ecco di che si tratta.

In una situazione di difficoltà economica come quella che stiamo vivendo, a rimetterci è l’inquilino perché non riesce più a pagare l’affitto, ma ovviamente anche il padrone dell’immobile in quanto perde un guadagno. Se per varie ragioni si deve effettuare una procedura di sfratto è necessario prestare molta attenzione alla forma.

come avviare correttamente procedura di sfratto
Per avviare nel modo corretto la procedura di sfratto occorre fare molta attenzione – Pontilenews.it


Il modello di citazione, infatti, è un documento indispensabile per avviare la procedura legale contro l’inquilino moroso (o che deve lasciare l’immobile forzatamente per altri motivi), e deve contenere tutte le informazioni richieste dalla legge, compresa appunto la motivazione per cui si desidera riappropriarsi dell’immobile.

Si tratta di uno strumento essenziale per ottenere a pieno titolo il recupero dell’immobile in oggetto e spesso è necessario l’aiuto di un professionista che sa quali sono i passaggi da seguire. Se si sbaglia, infatti, si rischia di veder negato il proprio diritto, ovvero quello di riappropriarsi del bene.

Sfratti, come funziona la richiesta per morosità e a cosa si deve prestare attenzione

Spesso si tende a pensare che per intimare lo sfratto a un inquilino moroso si debba far passare molto tempo dal mancato pagamento dell’affitto, causa principale che muove il proprietario dell’immobile.

regole per lo sfratto
La Legge tutela tutti i diritti, sia dell’inquilino che del proprietario – Pontilenews.it

La procedura può essere avviata sia per contratti di locazione residenziali che commerciali e servono due fondamentali requisiti:

  • ci deve essere un contratto di locazione scritto, perché se gli accordi erano verbale, non si può chiedere lo sfratto per morosità, ma si deve effettuare un’altra procedura che comporta tempi più lunghi;
  • è sufficiente il mancato pagamento di un solo mese di affitto, con ritardo di almeno 20 giorni oppure il mancato pagamento delle spese condominiali (se queste sono più del doppio della mensilità del canone).

Diverso è invece il modello di intimazione di sfratto per finita locazione, ovvero quando l’inquilino non lascia l’immobile nonostante il contratto sia concluso. Si tratta di una differenza sostanziale che spesso porta in inganno i proprietari che aprono procedimenti non legittimi. Il rischio è che non si riesca a far valere i propri diritti, quando alla scadenza del contratto di locazione, l’inquilino si rifiuta di lasciare l’abitazione.

Inoltre, anche se il proprietario ha diritto di avviare la procedura di sfratto già col mancato pagamento di una mensilità, c’è da rispettare anche la tempistica di comparizione: devono passare almeno 20 giorni tra la data di notificazione a quella dell’udienza fissata.

Oltre a questi importanti dettagli, il consiglio è di cercare di prevenire piuttosto che arrivare a procedimenti legali. Nel senso che prima di concedere in locazione un fondo o un appartamento si dovrebbe consultare l’elenco degli inquilini morosi, che dà preziose indicazioni.

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