Esiste una sindrome che consiste nell’avere una vera e propria paura di lasciare il posto in cui ci si sente al sicuro
Con il Covid-19 si è potuto maggiormente indagare su una sindrome che consiste nell’avere una vera e propria fobia di lasciare un determinato luogo in cui ci si sente sicuri, come per esempio la propria casa.
Nello specifico si prova una paura irrazionale di cambiare ambiente che può tramutarsi in ansia, terrore e persino in attacchi di panico. Tale sindrome, denominata “Sindrome della Capanna”, è stata riscontrata soprattutto in quelle persone che hanno trascorso, per svariati motivi, tantissimo tempo in un determinato luogo (per esempio in casa, in ospedale o anche in carcere).
Sindrome della Capanna, ecco i sintomi più comuni
I primi sintomi, che testimoniano la presenza della Sindrome della Capanna, tendono a manifestarsi proprio nel momento in cui si lascia la propria abitazione o un posto che comunque è considera sicuro. Come detto in precedenza la sintomatologia può sfociare, nei casi più gravi, in veri e propri attacchi di panico.
I sintomi associati alla Sindrome della Capanna sono i seguenti:
- Palpitazioni o battito cardiaco accelerato;
- Sudorazione eccessiva;
- Intorpidimento o formicolio;
- Vertigini o sensazioni di svenimento;
- Nausea o fitte nella zona addominale;
- Sensazione di oppressione, sensazione fastidiosa al petto;
- Sensazione di soffocamento o strangolamento;
- Mancanza di respiro;
- Sensazioni di realtà, perdita di controllo;
- Paura di morire
La Sindrome della Capanna può interessare indistintamente sia uomini che donne, anche se può essere più accentuata nei bambini. Questi ultimi, infatti, possono vivere situazioni molto più impattanti visto che spesso considerano i genitori come un porto sicuro e uscire può provocare quella sensazione di pericolo.
Va sottolineato come anche gli anziani possono essere colpiti da questa sindrome, visto che potrebbero preferire la sicurezza della propria abitazione piuttosto che tutto ciò che riguarda il mondo esterno. Come superare la Sindrome della Capanna? Ovviamente il nostro consiglio è quello di rivolgersi ad uno specialista che può diagnosticare il tutto ufficialmente.
Sicuramente una delle soluzioni più efficaci è quella di provare alcune tra le tante tecniche di rilassamento e di respirazione, ma anche iniziare ad avere contatti con l’esterno, specie dopo un lungo periodo di isolamento, in maniera graduale. In questo modo, la persona che soffre di questa sindrome, riuscirà a riabituarsi al mondo esterno, alle relazioni interpersonali, provando via via sempre meno paura di abbandonare il posto considerato sicuro.
