Non sempre si riesce ad arrivare al secondo step, l’attrazione non scatta e si finisce per restare soli senza amore: ecco perché accade
Quando si conosce una persona nuova si tende spesso ad affidarsi ad un appuntamento, il primo, e ad avere tanti pensieri in merito a come possa o meno nascere l’attrazione.
Ci si sente insicuri, si fanno mille domande in merito alle mille possibilità che possono sopraggiungere. Non ci si sente calmi e si rischia di affrontare il prossimo appuntamento in maniera nervosa, se ci sarà l’opportunità.
Secondo Madeleine Fugère, esperta di psicologia sociale e professoressa all’Eastern Connecticut State University l’attrazione sarebbe proprio il poter di suscitare sentimenti di interesse e simpatia, la possibilità di suscitare anche desiderio sessuale, voglia di vicinanza fisica, oltre che emotiva, romantica e una certa affinità estetica.
Alcuni aspetti di cui tener conto ai fini dell’attrazione
L’attrazione romantica – che in una relazione non sarebbe tutto- dovrebbe essere comunque accompagnata da quella sessuale, ovvero la voglia di vivere atti sessuali insieme all’altro.
Diversi sono i modi per attrarre qualcuno. C’è chi si lascia ammaliare dalle somiglianze di interessi e personalità. Non solo, in uno studio di Mehrabian e Blum del 1997 viene messo in evidenza come le caratteristiche più attraenti – ritenute tali da 117 studenti universitari di sesso maschile e femminile – fossero quelle che riguardavano la cura di sé.
Andando a mostrare ai partecipanti della ricerca 76 foto di altrettante persone è stato messo nero su bianco come una buona postura, una acconciatura curata, abiti puliti ed esteticamente belli, peso nella norma e atteggiamento positivo fossero considerate caratteristiche attraenti.
Altri studi hanno mostrato come sia di fondamentale importanza avere un buon atteggiamento del corpo, mentre si conversa soprattutto. Quindi piccoli gesti, parlare lentamente e inclinarsi in maniera elegante e leggermente all’indietro consentono alla persona che sta di fronte di sentirsi maggiormente a proprio agio. I segnali non verbali sono davvero fondamentali per l’attrazione. Sorridere con eleganza e mantenere un elegante contatto visivo è vantaggioso.
L’attrazione sarebbe anche influenzata dalla genetica, infatti lo psicologo Philippe Rushton nel 2005 ha scoperto come una simile genetica tra due individui determini il 34% della selezione della persona con cui intraprendere una relazione. La stessa Fugère mette in evidenza come si possa essere attratti anche da coloro che hanno geni immunitari diversi dai propri, così da assicurare alla prole una maggiore immunità. Questi fattori, in maniera inconsapevole, verrebbero carpiti attraverso odore e bacio.
