Un genio che ha cambiato il mondo, non solo della tecnologia. Se ne è andato troppo presto, con un cruccio non realizzato
“Stay hungry, stay foolish”. Una frase che, forse, quando la pronunciò, Steve Jobs non pensava potesse diventare un mantra per milioni di abitanti del pianeta. Genio rivoluzionario, Jobs. La sua figura è avvolta nel mito, anche a causa della prematura scomparsa. Eppure, vi sorprenderà sapere che persino lui non ha realizzato tutti i suoi sogni.
Nato a San Francisco il 24 febbraio del 1955 e morto a Palo Alto il 5 ottobre 2011. Imprenditore, informatico, inventore. Difficile racchiudere in una professione o una definizione la personalità di Steve Jobs. La sua figura e le sue azioni hanno cambiato totalmente la storia. Non solo della tecnologia.
È stato il cofondatore di Apple Inc. e ne è stato amministratore delegato fino al 24 agosto 2011, quando si è dimesso per motivi di salute. Ha introdotto prodotti di successo come Macintosh, iMac, iPod, iPhone e iPad. Jobs è stato classificato primo tra i 25 uomini d’affari più potenti per il 2007 da Fortune e persona dell’anno 2010 dal Financial Times.
Come detto, lasciò ogni carica nel 2011. Morì nella sua casa a Palo Alto in California il 5 ottobre 2011, a 56 anni, a causa di una recrudescenza del carcinoma con conseguente arresto respiratorio. Su di lui si sono espressi gli uomini più potenti del mondo. E sono anche stati realizzati lavori artistici. Su tutti non possiamo non menzionare il film “Jobs” di Joshua Michael Stern, del 2013 e “Steve Jobs” di Danny Boyle, pellicola di due anni dopo, del 2015.
Il sogno irrealizzato di Steve Jobs
Vi sorprenderà sapere, però, che anche un rivoluzionario (peraltro ricchissimo) come Steve Jobs è morto senza essere riuscito a realizzare tutti i propri sogni. Ebbene sì, un cruccio, il fondatore di Apple proprio non è riuscito a toglierselo.
Il patròn di Apple, infatti, aveva commissionato la progettazione di un megayacht lussuosissimo a Philippe Starck, guru del design francese. “Venus” il nome dell’enorme natante, lungo ben 80 metri. Lo yacht “Venus”, oltre a essere elegante e lussuoso, è molto leggero, grazie alla sua sovrastruttura in alluminio. Gli interni, invece, in vetro resistente, soprattutto nel soggiorno, caratterizzato da pareti lunghe 40 metri e alte 10.
La costruzione dello scafo è continuata anche dopo la scomparsa di Jobs, per volontà della moglie. Ovviamente, i comandi sono curati dalla Apple. Ma anche personalità come Steve Jobs se ne sono andate troppo presto con sogni nel cassetto irrealizzati.